Elio Persico, chi è lo skipper del motoscafo di Amalfi. La retromarcia potrebbe aver ucciso Adrienne Vaughan

La manovra sbagliata lascia senza parole chi lo conosce: «È tra i più preparati ma ama troppo le feste»

di Massimiliano D’Esposito e Valeria Di Corrado
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Sabato 5 Agosto 2023, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 13:45

Un video drammatico aggrava la posizione dello skipper alla guida del motoscafo che ha tagliato la strada a un veliero turistico al largo della Costa di Amalfi. Dalle immagini girate da uno degli 80 passeggeri stranieri che erano a bordo del veliero da 40 metri, si vede infatti che il conducente del gozzo da 6 metri - dopo la collisione - fa un’ulteriore manovra errata. Ingrana la retromarcia, pur essendosi accorto che nell’impatto con lo scafo più grande erano caduti in mare due membri della famigliola americana che stava accompagnando in gita a Positano. La ragazzina è abbastanza distante, ma la mamma, Adrienne Vaughan, proprio in quel momento potrebbe essere stata ferita dall’elica del motoscafo. Tant’è vero che Elio Persico (ora indagato per omicidio colposo e naufragio colposo) se ne rende conto e, dopo che l’imbarcazione si è mossa all’indietro di un paio di metri, toglie la retromarcia. A causa delle lesioni riportate, la presidente Usa della casa editrice Bloomsbury è morta. Nel filmato si vede anche il marito della vittima sotto shock e insanguinato, mentre il figlio più piccolo piange.

Video

IL PERSONAGGIO

Un fulmine a ciel sereno sulla famiglia Persico che vive nella zona collinare di Massa Lubrense, nella frazione di Santa Maria la Neve, tra mare e terrazzamenti di agrumeti. Sono conosciuti come i «Montarzo» proprio in riferimento alla località dove sorge l’abitazione di famiglia. «Conosco il padre ed è una persona tranquilla - confida una ragazza che preferisce rimanere anonima - Al contrario di Elio e dei suoi tre fratelli che sono ragazzi che definirei “festaioli”. Ciò nonostante nessuno si sarebbe aspettato ciò che è successo». Anche se lo skipper non ha precendenti penali. Un punto di vista condiviso anche da uno degli operatori storici di Marina del Cantone che conosce bene la famiglia Persico: «I genitori sono persone assolutamente ammodo - chiarisce - ma i quattro figli non sono della stessa pasta.

Il problema è che quando fai un lavoro in cui le persone ti affidano la loro vita e quella dei propri cari devi essere lucido. In questo caso ha potuto incidere anche lo stress, il caldo, la fatica, ma di sicuro, se viene accertata l’assunzione di stupefacenti ed alcolici, non ci sono scusanti. E pensare che Elio in mare è uno di quelli bravi, non come tanti marinai improvvisati che si vedono in questo periodo». 

In effetti il 30enne gode anche della stima dei colleghi. «Dal punto di vista tecnico devo dire che è uno dei migliori skipper della zona, non un ragazzo che ha iniziato a portare in giro i turisti in conseguenza del boom che vive il settore dei charter - spiega uno dei marinai di lungo corso di Massa Lubrense - Ho potuto vedere il video che, però, non chiarisce la dinamica. Purtroppo in questo caso credo siano intervenuti fattori esterni che hanno determinato la tragedia». Fattori come potrebbe essere l’assunzione di alcol e droghe, sommata alla distrazione dovuta all’utilizzo del cellulare. «Tutta la comunità di Massa Lubrense è sconvolta per quanto accaduto», spiega il sindaco Lorenzo Balducelli.

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