Coronavirus, Viminale: «Sì a camminate genitori figli». Ira delle Regioni: «Follia»

Coronavirus, il Viminale: «Sì a camminate genitori figli». Ira delle regioni
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Martedì 31 Marzo 2020, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:04

Coronavirus, una nuova nuova circolare inviata dal Viminale ai prefetti fa «chiarimenti» sui divieti di assembramento e spostamenti come anticipato oggi dal Messaggero. «È da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione». E «l'attività motoria generalmente consentita», precisa il testo, «non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)». Possibile invece camminare «in prossimità della propria abitazione». 

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Viminale: regole spostamenti non cambiano. «Le regole sugli spostamenti non cambiano. La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute». Lo precisa una nota del Viminale.

Sì all'accompagnamento di disabili e anziani. «Potranno essere altresì consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazione di necessità o salute». È quanto si legge in una circolare, firmata dal capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, che il Viminale ha inviato ai prefetti per chiarire «profili applicativi in tema di divieto di assembramento o di spostamenti di persone fisiche».

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Tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging. Lo afferma il Viminale precisando la circolare firmata da Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto del ministro dell'Interno ed inviata oggi a tutti i prefetti per fornire «chiarimenti» sul divieto di assembramenti e spostamenti. Nella circolare è scritto che «l'attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)».

Lamorgese: «Credo che quest'estate potremo andare in vacanza». «Mi sembra che la situazione sia abbastanza stabile rispetto ai giorni scorsi, ciò ci fa bene sperare per i prossimi giorni». Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenendo a diMartedì su La7 sull'emergenza Coronavirus. «Noi seguiamo con molta attenzione la situazione, io parlo giornalmente coi prefetti, con i sindaci, i presidenti di regione, e cerchiamo di avere una situazione sotto controllo - aggiunge -. Spero che le iniziative che sono state poste in essere impediranno una diffusione massiva al sud, lo vedremo nei prossimi giorni ma di accorgimenti ne sono stati presi tanti, sia dal governo che dai presidenti di regioni. Credo che quest'estate potremo andare in vacanza».

«Dal 10 al 20 marzo 3 milioni di controlli, ma meno sanzioni». «Non dobbiamo pensare che tutto finirà, ci vuole un po' di tempo, occorre avere molta cautela, andiamo incontro a Pasqua e si deve capire che questo è il momento più delicato, in cui porre ancora più attenzione ai propri comportamenti». Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenendo a diMartedì su La7 sull'emergenza Coronavirus. Il ministro ricorda che «bisogna uscire di casa solo per necessità, per andare a lavoro, o per motivi di salute. Ma proprio oggi - aggiunge - abbiamo fatto una circolare per dire che il genitore può uscire col figlio sotto casa, quando parliamo di attività motoria è anche quella, per consentire ai bimbi di prendere un po d'aria». «I controlli ci sono - sottolinea Lamorgese - dal 10 al 20 marzo sono stati circa 3 milioni di controlli ma le sanzioni sono diminuite perché sono state circa 22mila in dieci giorni rispetto alle 116mila del primo periodo».

L'assessore lombardo Gallera: «Circolare del Viminale mette a rischio gli sforzi, bisogna stare a casa».  «Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell'Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora». Lo afferma l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera riguardo alle indicazioni del Viminale sulle attività motorie. «Il provvedimento ministeriale - secondo Gallera - potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus». Per l'assessore, «la luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l'indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile». Poi l'affondo: «Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli». Come Lombardia «vedremo se c'è la possibilità di emanare ordinanze che la vanifichino. Lo valuteremo con il presidente Attilio Fontana».

Anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non è d'accordo con quanto stabilito dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: «No a jogging e passeggiate, il Viminale dà un messaggio sbagliato». «Considero gravissimo il messaggio proveniente dal Ministero dell'Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa - scrive in una nota Vincenzo De Luca - si trasmette irresponsabilmente l'idea che l'epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l'altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l'ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio. Ribadisco che in Campania rimane in vigore l'ordinanza regionale, derivata da motivi di tutela sanitaria, la cui competenza è esclusivamente regionale. Si ribadisce che è assolutamente vietato uscire a passeggio o andare a fare jogging».



 

Camminata, esercitare il diritto al sole

«Esercitare il diritto al sole e alla primavera». Così Roberto Bernabei del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda, ha definito la nuova indicazione del ministero degli Interni che consente a un solo genitore di passeggiare con i figli, purché vicino casa.
 
 

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