Caldo record, il 2022 è stato l'anno più bollente e meno piovoso degli ultimi 60 anni in Italia

La temperatura media nel nostro paese nel 2022 è stata di 1,23°C superiore rispetto alla media del trentennio 1991-2020

Caldo record, il 2022 è stato l'anno più bollente e meno piovoso degli ultimi 60 anni in Italia : i dati allarmanti del rapporto Ispra-Snpa
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Giovedì 20 Luglio 2023, 18:58

In Italia il 2022 è stato un anno caldissimo, dal punto di vista delle temperature, esattamente come il 2023. Ma a differenza di quest'anno, i precedenti 365 giorni erano stati anche estremamente aridi dal punto di vista delle piogge. Ce ne siamo tutti accorti, osservando lo stato drammatico di fiumi e laghi. Ma ora lo conferma pure la scienza.

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Dati alla mano, il 2022 è stato l'anno più caldo e meno piovoso nel nostro paese da 60 anni ad oggi.

Il rapporto annuale «Clima in Italia nel 2022» curato da Ispra (l'istituto di ricerca del ministero dell'Ambiente) e Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa, la rete pubblica di tutela ambientale formata da Ispra e agenzie regionali Arpa), riferisce che nel 2022 nel Belpaese la temperatura media ha superato di 0,58 gradi il precedente record del 2018, e di 1,0°C il valore del precedente anno 2021.

Il 2022 - continua il rapporto citato dall'Ansa - è stato l'anno più caldo mai registrato in Italia da quando si hanno rilevazioni metereologiche complete, che sono iniziate nel lontano 1961. La temperatura media nel nostro paese nel 2022 è stata di 1,23°C superiore rispetto alla media del trentennio 1991-2020. Tutti i mesi dell'anno sono stati più caldi della media, a esclusione di marzo e aprile: anomalie superiori a 2°C si sono registrate a giugno (con il picco di +3,09°C) e nei mesi di luglio, ottobre e dicembre. L'anomalia più marcata è stata registrata in estate (+2,18°C), seguita dall'autunno (+1,38°C) e dall'inverno (+0,58°C).

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Le conseguenze

Conseguenze di questo caldo anomalo sono state da una parte la siccità, dall'altra anche le alluvioni, per via di un progressivo processo di «tropicalizzazione»: se fa più caldo, c'è più evaporazione. A terra rimane meno acqua (e c'è la siccità), mentre nell'atmosfera si accumula un sacco di vapore acqueo. E quando finalmente piove, le piogge sono anche più intense, i venti più forti. 

È quello che succede anche in questi giorni, col termometro a 40 gradi nelle città e il tornado in Cadore che abbatte gli alberi e scoperchia le case. Il 2022 secondo Ispra e Snpa è stato l' anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio.

Il Nord Italia più colpito dalla siccità

Le anomalie sono state più marcate al Nord (-33%), seguite dal Centro (-15%) e dal Sud e Isole ( 13%). Su scala nazionale i mesi relativamente più secchi sono stati ottobre (-62%) e gennaio (-54%), mentre il mese relativamente più piovoso è stato agosto (+69%). Le prolungate condizioni di siccità e le alte temperature hanno dimezzato la disponibilità naturale di acqua. Per l'Italia è stata stimata una disponibilità annua di 221,7 mm, circa 67 km3, che rappresenta il minimo storico dal 1951 a oggi. Si tratta di una riduzione di circa il 50% rispetto alla disponibilità annua media di risorsa idrica stimata per l'ultimo trentennio climatologico.

Ghiacciai in estinzione

Nell'inverno del 2022 è caduta anche poca neve, scioltasi in fretta con l'arrivo della primavera a causa delle alte temperature. A maggio è stata stimata una superficie nevosa inferiore a 5.000 km2, una situazione tipica di fine giugno-luglio. I ghiacciai alpini già a partire dai primi giorni di giugno si sono ritrovati in gran parte scoperti dalla neve: la fusione glaciale del 2022 sulle Alpi noroccidentali è stata quattro volte più intensa rispetto alla media degli ultimi 20 anni.

I disastri

Ma nel 2022 non sono mancati neppure gli eventi meteorologici estremi, che sono l'altra faccia del riscaldamento globale. Ispra e Snpa citano l'alluvione del 15 settembre nelle Marche, 200 cm di acqua alta a fine novembre 2022 nell'Alto Adriatico, l'alluvione e la frana del 26 novembre a Ischia. Piogge eccezionali che hanno fatto morti e danni, e non hanno neppure ricaricato le falde. Quest'anno la storia sembra destinata ripetersi. 

Tra i disastri impossibile non citare anche l'elevatissimo numero di morti dovute al caldo torrido nel luglio del 2022. Erano stati circa 61mila in tutta Europa, con l'Italia che ha guadagnato il triste primato del Paese con più "morti di caldo" del Vecchio Continente: ben 18.010 vittime. 

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