Un finanziamento ministeriale ha permesso di intervenire sul monumento per il consolidamento e il restauro di tutta la struttura, consentendo, al termine dei lavori, di riconsegnare alla comunità un elemento del paesaggio vulcente di grande rappresentatività e un’opera antica che è un simbolo del patrimonio culturale italiano e internazionale.
La I fase ha interessato la spalla sulla riva destra e parte della pila principale (maggiormente danneggiata dalle piene che hanno causato lo scalzo di numerosi blocchi della parte basamentale), la II ha interessato l’arcata centrale, mentre la III, completerà la parte sinistra e prevede un approfondimento della struttura tramite apposite indagini diagnostiche.
La percorribilità del ponte ai turisti, che collega il museo archeologico nazionale del Castello della Badia al parco naturalistico e archeologico di Vulci, sarà ripristinata al termine del cantiere di restauro.
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