Scandalo Westminster, un testimone: io, stuprato dai politici

Scandalo Westminster, un testimone: io, stuprato dai politici
di Deborah Ameri
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Martedì 8 Luglio 2014, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 12:50
LONDRA - Sar un'inchiesta lampo ordinata dal ministro dell'Interno Theresa May a scoperchiare i segreti di Westminster. E a stabilire se, come sembra, ci fu un gigantesco cover-up, un insabbiamento, da parte di autorità, politici e polizia, per proteggere una rete di pedofili potenti che operava proprio all'interno delle istituzioni e del parlamento. La May ha annunciato ieri che l'inchiesta durerà dieci settimane e sarà guidata da Peter Wanless, il capo di Nspcc, una delle charity per la prevenzione della violenza dei bambini più influenti in Gran Bretagna. «La nostra priorità deve essere quella di perseguire le persone che sono dietro questi crimini disgustosi», ha dichiarato May. Mentre il primo ministro David Cameron ha assicurato che «sarà fatto tutto il possibile per trovare la verità».



GLI ESPERTI

Wanless e un gruppo di esperti legali dovranno stabilire se il ministero dell'Interno abbia gestito male e con dolo l'esplosivo dossier che l'ex ministro Leon Brittan (a sua volta accusato di stupro) ha consegnato ai funzionari ministeriali negli anni Ottanta, dopo averlo ricevuto dal deputato conservatore Geoffrey Dickens, che guidava una campagna anti pedofilia. Nei 114 file andati perduti c'era una lista di nomi di politici potenti, alcuni pare ancora oggi in ruoli importanti, accusati di abusi e violenze sessuali nei confronti di minori, perpetrati tra il 1979 e il 1999. Perché il ministero ha ignorato il dossier? Ha volutamente protetto i deputati e distrutto i documenti? Sono queste le domande alle quali dovrà rispondere l'inchiesta.



Ma l'accusa di insabbiamento pare sempre più fondata. Soprattutto dopo che ieri il Times ha scoperto che quattro casi di pedofilia, che prendevano polvere nei cassetti del ministero dal 1979, sono stati passati a Scotland Yard solo l'anno scorso, in gran silenzio. Inoltre, secondo l'Independent, lo stesso dossier consegnato a Brittan era stato trasmesso anche al capo della pubblica procura, Sir Thomas Hetherington. E Steven Adrian Smith, ex leader di un gruppo pro pedofilia, condannato al carcere nel 2011, che ha lavorato all'Home Office tra gli anni Settanta e Ottanta, ha svelato che usava gli uffici per nascondere materiale scottante.



LA VITTIMA

Anche la polizia, con l'operazione Fernbridge, ha iniziato a muoversi e secondo il Daily Telegraph avrebbe rintracciato una delle vittime di quegli anni. Si tratta di un quarantenne imprenditore, che ora vive negli Stati Uniti, e che all'epoca dei fatti aveva 8 anni. Come tante altre giovani vittime era stato portato nella casa degli orrori, un edificio edoardiano nel quartiere di Barnes, a Londra, che un tempo era noto come la Elm Guest House, una sorta di bordello di lusso, con sauna, solarium, studio di registrazione, dove si consumavano violenze terribili. L'imprenditore ha confermato di essere stato abusato da diversi politici, ma teme di rivelare la sua identità e si rifiuta di firmare una dichiarazione ufficiale. L'opinione pubblica inglese è scandalizzata e disgustata. Soprattutto dopo i casi del pedofilo seriale Jimmy Savile, ex presentatore della Bbc, e della personalità televisiva Rolf Harris, appena condannato a quasi 6 anni per abusi su minori.
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