Pioggia o caldo, ambulanti sempre pronti

di Marco Pasqua
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Lunedì 9 Giugno 2014, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 07:21
Ambulanti veri e finti, uno slalom al centro di Roma e in periferia, possibile che la legalit non possa essere rispettata?



@annaconti



Sono più avanti dei meteorologi, ormai in grado di conoscere in anticipo quelle che saranno le ondate di calore e di maltempo. Le prevedono e si organizzano di conseguenza. Tradotto: poco prima dell'acquazzone, sono pronti in strada con il loro carico portatile di ombrellini. Allo stesso modo, quando la capitale viene investita – come è successo ieri – dall'afa, presidiano i luoghi più turistici del centro, con bottigliette d'acqua e bibite. Le quali, va notato, vengono vendute (quasi sempre) fredde. E qui ci sarebbe anche da aprire il capitolo "capacità frigorifere degli ambulanti". In verità, la faccenda è assai semplice: dietro a questi abusivi, che proliferano in barba ai controlli (pochi) e persino di fronte alle pattuglie dei vigili (poche) che presidiano i salotti romani del Centro, ci sono gruppi organizzati. Che li riforniscono regolarmente e, soprattutto, li sfruttano. Incassando una percentuale sui loro incassi giornalieri, tutti rigorosamente esentasse. I prezzi? Sono legati all'afa. Nelle ore più calde, arrivano anche a due euro per una bottiglietta d'acqua (prezzo praticato dalle decine di ambulanti che, sabato, hanno invaso il corteo del Gay Pride). Poi, col calare della temperatura, il prezzo scende. A essere danneggiati, ovviamente, sono i commercianti, quelli che, per ogni bottiglietta, rilasciano un regolare scontrino e, quindi, pagano le tasse. Ma sono danneggiati anche i turisti, che non appena scendono dai pullman o escono dalla metropolitana, vengono letteralmente circondati da questi baristi improvvisati on the road. In totale spregio del decoro.



marco.pasqua@ilmessaggero.it