Si finge disabile per invadere il campo ai Mondiali: italiano a processo

Mario Ferri detto il Falco
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Mercoledì 2 Luglio 2014, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 00:23

C'era una scritta sulla maglia, 'Save the favelas children' e 'Ciro vive', dedicata al popolo brasiliano che soffre e alla scomparsa prematura di un bravo ragazzo innocente. Lo fa sapere lo stesso Mario Ferri, alias 'il Falcò, che ha invaso il campo al 16' di Belgio-Stati Uniti, ottavo di finale del mondiale di calcio in corso a Salvador. Un caso che fa discutere (il video sta facendo il giro del mondo) perché il giovane per mettere in pratica il suo piano si sarebbe finto invalido.

Il processo «Dopo essere stato trattenuto per 4 o 5 ore nello stadio, mi hanno rilasciato, ma non mi hanno ridato il passaporto. Ora sono libero, in attesa della direttissima, prevista per dopodomani. In nottata è intervenuto anche un funzionario del consolato. Mi hanno vietato di prendere parte ad altri match», ha spiegato Ferri, finito a processo, accusato di diversi reati, tra cui l'aver dichiarato una falsa identità. Per la sua incursione sarebbe infatti entrato allo stadio con un pass da fotografo.

La polizia federale, dopo averlo schedato, gli ha poi imposto di lasciare il paese sudamericano entro tre giorni. Se Ferri non dovesse ottemperare, sarà arrestato e deportato, ha informato la polizia federale.

Chi è Mario Ferri Abruzzese, di Montesilvano (Pescara), 26 anni, Falco, è noto per le sue invasioni durante le partite di calcio, sia in Italia che all'estero, tanto che già nel 2010, in occasione dei mondiali in Sudafrica, aveva fatto una delle sue incursioni durante la semifinale mondiale tra Germania e Spagna. In diversi casi è stato arrestato. Celebre il suo tentativo di fuga dagli Emirati Arabi Uniti, nel dicembre 2010, quando si imbarcò clandestinamente su una nave da crociera, mentre era in attesa di giudizio in seguito all'irruzione in campo durante Inter-Mazembe ad Abu Dhabi; fu scoperto e bloccato dalla polizia.