Capitan America, bellissima avventura spionistica a base di ambiguità e servizi segreti deviati

Scarlett Johansson
di Francesco Alò
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Sabato 29 Marzo 2014, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:37
Captain America ha un nuovo grande nemico: l'America. E' la fase 2 dell'Universo cinematografico Marvel, bellezza. La faccenda si complica. Il supersoldato Steve Rogers, reduce da un primo episodio da film di guerra vecchio stile con i buoni-buoni e i cattivi-cattivi è ora pronto a un'avventura spionistica a base di ambiguità e servizi segreti deviati. Prima, in Avengers, lo avevamo visto detestare il nasciso individualismo di Tony Stark-Iron Man e litigare anche con Thor ma non al punto da privarli del suo scudo a stelle e strisce in difesa di un'umanità minacciata dagli alieni. Ora, mentre fa footing a Washington cercando di capire la contemporaneità attraverso una lista di cose e persone da conoscere (da Steve Jobs alla cucina thailandese passando per Rocky e Guerre stellari; non dimenticate che l'hanno scongelato dal 1943), dovrà vedersela con i doppi e tripli giochi all'interno della sezione dedicata ai supereroi S.h.i.e.l.d. Compartimentazione: è una parola tipica da strage di stato.



LA TRAMA

Captain America, e il suo pubblico di appassionati ragazzini, storcerà immediatamente il naso appena la ascolterà dal suo capo Nick Fury. E se il nemico avesse ora la faccia dell'amico? Possibile che i nazisti-comunisti dell'odiosa Hydra abbiano degli infiltrati a Washington? Si respira pura paranoia in questo bellissimo Captain America firmato Anthony e Joe Russo. E per chiarire ancora di più il collegamento con i thriller politici anni '70 ecco arrivare un Robert Redford che ne I tre giorni del Condor (1975) aveva lo stesso problema di Rogers in questo film: la Cia, in quel caso, uccideva senza pietà uomini della Cia. In Captain America: The Winter Soldier il veterano biondo di Hollywood è un più che ambiguo supervisore con delle idee di lotta al crimine tendenzialmente fasciste. Tra scene d'azione molto dure e realistiche (la fuga di Nick Fury da un attentato è magistrale), il nostro supereroe del sano patriottismo sarà sconvolto da verità lancinanti, compresa la ricomparsa dal passato di un caro amico trasformato in macchina da guerra neo-sovietica. Fantastico Chris Evans nei panni attillati del protagonista, convincente Redford e più spiritosa che bella Scarlett Johansson come Vedova Nera. Gran finale con il nostro eroe che sposa le teorie di Julian Assange e Edward Snowden. Che un cinefumetto con Captain America potesse essere così antigovernativo è realmente rivoluzionario.
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