Milano, Belen sul party con assembramenti: «Non ho visto nulla». Ma la sua storia Instagram la smentisce

Milano, Belen sul party con assembramenti: «Non ho visto nulla». Ma la sua storia Instagram la smentisce
di Marco Pasqua
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Lunedì 1 Marzo 2021, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 21:09

Non si aspettava quelle polemiche, di essere tirata in ballo in una vicenda di assembramenti, nello stesso locale in cui era stata invitata. Belen, ospite d'eccezione, sabato pomeriggio, al Sanctuary, nell'ex scalo ferroviario di Milano, si è subito affrettata a precisare di essere estranea ai video, circolati sui social, in cui decine di persone ballano ammassate, senza indossare la mascherina. 

«Sono stanca di vedere sempre articoli con il mio nome e sinceramente ormai non mi tocca più di tanto. Sono arrivata con il mio compagno, abbiamo pranzato e ce ne siamo andati intorno alle 17. Io non ho mai visto nessun tipo di folla davanti a me anche perché ero in un'area abbastanza riservata lontana dal bar. Probabilmente è successo durante il tardo pomeriggio quando ormai ero tornata a casa», ha sostenuto la showgirl argentina, che era in compagnia di Antonino Spinalbese.

Ancora, ha proseguito Belen: «Sono arrivata verso le 14.30 e c'erano pochissime persone, l'invito era a numero chiuso ed erano tutti con le mascherine.  L'evento aveva tutti i permessi necessari e così sono andata a salutare il proprietario, un mio amico, per festeggiare questa inaugurazione».

Video

Per la verità, la stessa Belen, sabato, aveva condiviso una serie di stories, sul suo profilo Instagram, in cui veniva ritratta con il suo fidanzato. Ma in una di esse, in cui riprendeva soltanto Spinalbese, si vedevano chiaramente, alle sua spalle, a pochi metri di distanza, alcune persone che ballavano, senza mascherina. 

Imbarazzo, in giornata, da parte dei proprietari del Sanctuary, che, dopo essere stati presi di mira da decine di commenti indignati, hanno sostanzialmente fatto un mea culpa tardivo sul loro profilo social: «Abbiamo sottovalutato la voglia di divertimento e di socialità della persone e non siamo riusciti a controllare gli ultimi momenti di quella che doveva essere una presentazione privata per i nostri amici più stretti» hanno scritto i gestori dello spazio. «Chiediamo scusa a tutti quelli che abbiamo offeso e ancor più a coloro che stanno lottando contro questa terribile malattia» e «quel che è accaduto è stato un grosso errore che non si ripeterà», concludono.

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