Urbanistica, terremoto al Comune di Alatri: chi sono gli indagati

Urbanistica, terremoto al Comune di Alatri: chi sono gli indagati
di Marina Mingarelli
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Venerdì 2 Agosto 2019, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Per ottenere i permessi in sanatoria e altre autorizzazioni sarebbero state attestate situazioni false grazie alla complicità dei progettisti e dei tecnici comunali.
Terremoto nel settore urbanistico del Comune di Alatri. La guardia di finanza ha notificato gli avvisi di chiusa inchiesta a 17 persone. Tra loro il sindaco di Alatri Giuseppe Morini, Mirko Persichilli dirigente del servizio condono edilizio del Comune e Paolo Cestra responsabile pro tempore del settore urbanistico ed edilizio. Indagati anche quattro professioni - l'architetto Luciano Terrinoni e i geometri Dario Lisi, Elio Loreti, Fabrizio Cittadini - e i 10 cittadini privati che li hanno incaricati: Marco e Roberto Lemma, Daniela Montori, Tiziana Vellucci, Raffaele Sbaraglia, Renzo Brocco, Alessia Tagliaferri, Isidoro Coccia, Emiliano Quatrana, Fiorenzo Caperna.
I reati contestati a vario titolo sono abuso d'ufficio, falsità ideologica, false attestazioni e asseverazioni in materia di segnalazione di inizio attività nel settore urbanistico.

LE INDAGINI
Le indagini, coordinate l'ex procuratore Giuseppe De Falco, sono state condotte dal nucleo di Polizia economico-finanziarie della Guardia di Finanza. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2013 e il 2018. I militari delle Fiamme Gialle, agli ordini del colonnello Alessandro Gallozzi, hanno acquisito una enorme mole di documentazione, svolgendo poi ispezioni sul luogo insieme a un consulente tecnico.
Sei in tutto gli immobili finiti nel mirino. Le presunte irregolarità avrebbero riguardato i permessi in sanatoria e altre tipologie di permessi edilizi. Per ottenere i provvedimenti urbanistici favorevoli, secondo l'accusa, sarebbe stata presentata una «falsa rappresentazione delle opere» già esistenti, così come attestata anche nei rispettivi progetti presentati nelle istanze al Comune. Il tutto, spiegano le Fiamme Gialle, «in contrasto con quanto previsto dalla normativa urbanistica vigente e dalla strumentazione urbanistica comunale».

LE ACCUSE A MORINI
Nell'ambito delle indagini, inoltre, il Gip del Tribunale di Frosinone ha disposto il sequestro un immobile, situato in località Valle Cicogna, lungo la via SP 59 Verolana, di circa 150 metri quadrati, nonché della relativa area pertinenziale di circa 125 metri quadrati. È proprio quest'ultimo il caso che vede coinvolto il sindaco per fatti avvenuti tra il 2013 e il 2017. Morini, scrive la guardia di finanza, «nella sua duplice veste di pubblico ufficiale e di ingegnere incaricato dai privati proprietari, avrebbe illecitamente rilasciato il relativo titolo edilizio abilitativo in sanatoria, attestando falsamente la realizzazione e la condonabilità del fabbricato».
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Sandro Di Meo, Cristhian Alviani, Stefano Tonachella, Eugenia De Cesaris e Donatella Ceccarelli.
 

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