Il sindaco Morini si difende, ma l'opposizione attacca sul conflitto di interessi

Il sindaco Morini si difende, ma l'opposizione attacca sul conflitto di interessi
di Andrea Tagliaferri
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Venerdì 2 Agosto 2019, 15:22
«Pensavo di aver fornito ampie spiegazioni circa la vicenda e credevo bastassero. Evidentemente non è così e le deduzioni dei consulenti dei giudici hanno condotto alla prosecuzione dell'inchiesta». È amareggiato il sindaco Giuseppe Morini, indagato eccellente nell'inchiesta sui permessi urbanistici. «Sono certo - prosegue - che ne uscirò dimostrando la mia buona fede di professionista in quanto, non mi stancherò mai di dirlo, qui non si parla di Giuseppe Morini in quanto sindaco ma come libero professionista anche se fa meno notizia. Certo è che non sarà un percorso breve, quindi, facile ma resto fiducioso».

PENTASTELLATI ALL'ATTACCO
Ma proprio sulla duplice veste di Morini punta il dito il deputato dei Cinque Stelle di Alatri, Luca Frusone, il quale ricorda che d anni il M5S denuncia il doppio ruolo del sindaco: «Da una parte è l'apice dell'ente locale, dall'altra è il tecnico privato che sottopone all'ente i suoi progetti da approvare. Questo conflitto - dichiara Frusone - prima era solo questione di opportunità ma ora attendiamo la conclusione della vicenda per capirne i profili penali. Sarebbe estremamente grave se le accuse venissero confermate».

«IO INASCOLTATO»
Sullo stesso punto si sofferma il consigliere d'opposizione Tarcisio Tarquini, tra i primi anni addietro a sollevare il problema del conflitto d'interessi del sindaco rispetto alla sua professione di progettista sul territorio. «Sull'avviso di garanzia che è stato notificato a Morini e ad alcuni tecnici comunali non dico nulla - afferma Tarquini - Osservo che, per me, questo avviso non aggiunge nulla alle motivazioni dell'opposizione che in Consiglio e fuori conduco da anni contro la politica urbanistica del nostro comune: politiche sbagliate e prassi pericolose che vanno avanti da tempo ma che negli ultimi tempi sono state sicuramente aggravate dalla particolare posizione di Morini, che avrebbe dovuto astenersi dallo svolgere la sua professione nella città di cui è anche sindaco, per gli evidenti conflitti di interesse e incompatibilità, potenziali o meno, che ne derivano. Di tutto questo, della legge che veniva disattesa, ho parlato, inascoltato, fin dalla prima seduta di insediamento del Consiglio ricorrendo, per rimarcarne l'urgenza e la serietà, all'abbandono dell'aula. Ho già detto, settimane fa, che ravviso una responsabilità politica del PD e del gruppo consiliare di maggioranza che non hanno inteso sciogliere i molti nodi di questa vicenda, restituendo certezze a un settore che coinvolge molti interessi e aspettative».
Gli fa eco il consigliere in quota Lega, Gianluca Borrelli, che parla di «palese incompatibilità che, a prescindere dalla valenza penale, si pone come un enorme problema per la città» aggiungendo anche una stilettata sul «sospetto silenzio del PD e della maggioranza sulla vicenda».
 
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