Ai clienti che si erano rivolti a lui, un promotore finanziario di 50 anni residente a Roma, si era presentato come una persona distinta e a modo L'uomo, che si occupava di stipulare della polizze vita per conto di una compagnia assicurativa nazionale, riceveva la clientela in un lussuoso ufficio situato nel centro storico di Roma. Nessuno poteva mai immaginare che dietro quell'aria di uomo così per bene si celasse un vero e proprio imbroglione. E lui sapeva benissimo come non fa destare sospetti. Parlantina svelta, abbigliamento curato, ufficio di pregio. L'apparenza in questi purtroppo può giocare brutti scherzi. Anzi cari.
Conti alla mano l'uomo nel giro di sette anni avrebbe trafugato ad un imprenditore di Frosinone di 60 anni oltre 750 mila euro.
LA SCOPERTA
A quel punto il sessantenne ha cominciato ad insospettirsi e ha dato incarico all'avvocato Vanessa D'Arpino di effettuare le opportune indagini rivolgendosi alla compagnia assicurativa. E proprio qui è stata scoperta l'amara verità. Alla società madre non risultava alcuna polizza vita stipulata a nome dell'imprenditore, ma la cosa ancora più sconvolgente era che nessuno conosceva quel promotore finanziario. L'uomo dunque aveva orchestrato una truffa in piena regola. La vittima dell'imbroglio riceveva addirittura il resoconto annuale con tanto di carta intestata di quella compagnia assicurativa. Da indagini avviate in tal senso dal legale D'Arpino è emerso che l'uomo attraverso sue conoscenze era riuscito a falsificare persino il logo della società. Difficile ipotizzare con quei documenti in mano che fosse tutto un imbroglio.
NULLATENENTE
Adesso l'avvocato ha chiesto il sequestro dei beni per cercare di poter recuperare almeno in parte il denaro speso dal suo cliente con la storia di queste polizze truffa. C'è un problema però: il falso promotore finanziario si è reso irreperibile. Come ha visto che ormai il vento non tirava più dalla sua parte ha pensato bene di sparire. Non è escluso che tutto il denaro incassato grazie alla maxi truffa sia già finito sul conto di qualche prestanome che risiede all'estero. Il promoter infatti risulterebbe nullatenente. Stando agli accertamenti non avrebbe depositi di denaro e non ha immobili intestati.
Un raggiro architettato in tutti i suoi aspetti. Una circostanza che induce a sospettare che l'imprenditore di Frosinone sia stato il solo a cadere nella sua rete.