Omicidio di Thomas, i giudici del Riesame: «Roberto e Mattia Toson sono ancora pericolosi»

Le motivazioni con cui è stata negata la scarcerazione a padre e figlio finiti in carcere dal 18 luglio

Thomas Bricca uccisa da Roberto e e Mattia Toson
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 17 Settembre 2023, 07:13

La testimonianza dell'ex fidanzata, le incongruenze sugli orari, i telefoni cellulari spenti durante il momento dell'agguato e il riconoscimento del casco. Sono questi gli elementi che hanno portato il Riesame a confermare la custodia cautelare in carcere per Roberto e Mattia Toson, padre e figlio accusati dell'omicidio di Thomas Bricca. I due, per i giudici, sono ancora pericolosi e potrebbero tornare ad uccidere.

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Nelle scorse ore sono state depositate le motivazioni, una sessantina di pagine, con cui il collegio del tribunale della libertà di Roma, presieduto dal giudice Cinzia Parasporo, ha respinto la richiesta della difesa di annullare l'ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, che lo scorso 18 luglio, ha portato dietro le sbarre padre e figlio in quanto esecutori dell'agguato che lo scorso 30 gennaio costò la vita a Thomas.

PROVE SOLIDE

Il Riesame ha sposato in toto la ricostruzione dell'accusa posta alla base delle esigenze cautelari. Quindi la testimonianza dell'ex fidanzata di Mattia Toson che ha raccontato con dovizia di particolari dei comportamenti sospetti assunti dal ragazzo subito dopo l'agguato, svelando tra le altre cose che quella sera, in auto, mentre andavano alla cena per il compleanno di Mattia e del figlio di Bruno Spada (dove arriveranno in ritardo rispetto a quanto sostenuto dall'indagato) c'era un casco (mai più trovato) che lei non aveva mai visto prima.

La giovane ha indicato anche colore e tipo, gli stessi che compaiono nelle immagini delle telecamere che riprendono la scena del crimine. E poi, secondo i giudici del Riesame, ad inchiodare Roberto e Mattia Toson sono le incongruenze sugli orari forniti per l'alibi e il fatto che durante l'orario dell'agguato i telefoni cellulari di entrambi erano stati spenti. Rispetto poi al pericolo di fuga contestato dai difensori, gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia, per il Riesame l'esigenza cautelare in carcere è determinata dalla gravità dei fatti, dalla capacità di armeggiare con le armi con dei due arrestati e soprattutto dal fatto che il vero bersaglio dell'agguato, il giovane di origini marocchine amico di Thomas, è ancora potenzialmente in pericolo.

Il Riesame infine ha dichiarato parzialmente inutilizzabili le dichiarazioni rilasciate dagli amici di Thomas indagati per le risse che avvenute nel weekend precedente all'omicidio.

Per la difesa sarebbero del tutto inutilizzabili, già a partire dalla sera del 30 gennaio, giorno dell'agguato.

Gli avvocati dei Toson hanno annunciato il ricorso in Cassazione. Nessun commento dagli avvocati della famiglia di Thomas: Nicola Ottaviani per la madre e lo zio del giovane e Marilema Colagiacomo per il padre.
 

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