Stadio, strada per i tifosi al palo
Stirpe: «Basta, vado io in Regione»

Stadio, strada per i tifosi al palo Stirpe: «Basta, vado io in Regione»
di Gianpaolo Russo
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Sabato 31 Marzo 2018, 19:14
«Oramai siamo al ridicolo, andrò personalmente io in Regione». Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone calcio (nella foto) interviene sull’annosa vicenda della mancata realizzazione della strada di collegamento tra viale Olimpia e viale Michelangelo nell’area Casaleno. Un’arteria di appena 300 metri, quasi lineari, promessa dal comune di Frosinone un anno e mezzo fa e che ancora non vede la luce.
Anzi da un anno a questa parte è un continuo annuncio di incontri per sbloccare la pratica. L’ultimo appena dieci giorni fa da parte dell’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Tagliaferri. Invece il “famoso” appuntamento con il funzionario della Regione ancora non è stato preso.
Insomma ancora tempi lunghi? La società di calcio, rimasta sin troppo paziente sinora, ora scende in campo con il presidente Stirpe: «La vicenda di questa strada – dichiara il patron - sta assumendo contorni grotteschi. Ridicoli. Abbiamo realizzato uno stadio moderno, abbiamo dato la disponibilità di realizzare questa infrastruttura con i soldi nostri, le risorse economiche ci sono, ci devono solo dare gli strumenti amministrativi e burocratici per partire... ed invece niente. A questo punto fisserò ben presto un incontro direttamente con il presidente della Regione Zingaretti per superare questa fase di stallo quanto prima».
Una strada che, oltre a far accedere e defluire le tifoserie ospiti, serve per sbloccare centinaia di parcheggi su viale Michelangelo, oggi interdetti per il passaggio delle tifoserie ospiti, e avere uno sblocco viario in più per decongestionare il traffico del dopo-partita (oggi perennemente intasato).

«UN FRENO AGLI INVESTIMENTI»
«Oltre che per motivi di sicurezza e di viabilità, la mancata realizzazione di questa strada – continua il presidente Stirpe – rappresenta un costo aggiuntivo ed un freno agli investimenti. La mancanza di questa infrastruttura oltre a costarci solo come trasporto di ogni tifoso ospite (1 euro per ogni supporter), il prezzo del biglietto della Geaf per trasferirli dall’area ex Permaflex allo stadio, rappresenta un costo ulteriore per il transennamento e le delimitazioni tra i percorsi delle tifoserie avverse, un aumento della vigilanza per le forze dell’ordine e gli stuart.
Costi che, per ogni gara interna, il Frosinone calcio copre (in silenzio) dal giorno dell’inaugurazione dello stadio.
Senza questa strada è difficile poi investire nel Frosinone village che vorremmo realizzare alle spalle della tribuna est (ex distinti). Senza contare che per i tifosi più tiepidi, i disagi di trovare un posto auto o di rimanere a lungo imbottigliati nel traffico possono costituire un deterrente nel venire allo stadio».
Il Frosinone è in lotta per la serie A e questa infrastruttura sembra ancora più necessaria in caso di promozione? «Indipendentemente dalla categoria in cui giocheremo il prossimo anno, per i motivi che ho riferito, la strada è necessaria. A Frosinone abbiamo realizzato un qualcosa di importante, ci sono tutte le condizioni per migliorare anche l’esterno dello stadio. La mancata realizzazione di questa strada rappresenta tutti i limiti politici e burocratici in cui versa l’Italia».

L’APPUNTAMENTO
Da parte del Comune si continua a riferire che si è alla ricerca di un appuntamento con il funzionario per completare l’iter burocratico della pratica. Una strada che potrebbe essere realizzata in maniera indipendente dal Comune, oppure essere collegata anche al progetto urbanistico dell’imprenditore Turriziani che intende realizzare un albergo, una Spa e un campo da golf e che farebbe la strada come opere accessoria. Siamo oramai ad aprile. Ad agosto ricomincia di nuovo il campionato. Il rischio, reale, è che per quella data l’opera non sarà realizzata. Una vergogna clamorosa per l’amministrazione Ottaviani che, sino ad un anno fa, si vantava di aver consentito la realizzazione, di concerto con i privati, di uno degli stai più innovativi d’Italia.
 
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