Regionali, l'ora della sfida: in Ciociaria 102 in corsa per 4 scranni. Nuovo banco di prova per i partiti

Regionali, l'ora della sfida: in Ciociaria 102 in corsa per 4 scranni. Nuovo banco di prova per i partiti
di Stefano De Angelis
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Domenica 12 Febbraio 2023, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 00:07


Da oggi su il sipario sul voto. Archiviati comizi e convention e lanciati gli appelli finali prima della giornata del silenzio, ora la parola passa ai cittadini. Saranno loro, oggi e domani, a decidere chi guiderà il Lazio per i prossimi cinque anni, fino al 2028. I candidati ciociari sperano e trepidano. Attendono di conoscere il livello di gradimento dopo circa un mese di campagna elettorale vissuta senza sosta. Settimane intense tra meeting, cene e aperitivi nei locali con tappe nei vari centri ciociari con un duplice obiettivo: consolidare il consenso e conquistare la fiducia degli indecisi.

Per i partiti, invece, sarà un altro banco di prova ravvicinato dopo le Politiche di settembre. Un ulteriore test per verificare se e come, eventualmente, sia mutato lo scenario. Così sarà anche per i leader delle correnti interne ai gruppi, ancora una volta chiamati a misurarsi per poi tirare le somme. Centrodestra e centrosinistra, dunque, si ritrovano di fronte sul terreno della contesa. La coalizione a trazione Fratelli d'Italia punta a riconquistare la Pisana a tredici anni dall'ultima volta, dalla stagione a guida Polverini.

Lo schieramento capeggiato dal Partito democratico, invece, reduce da due legislature di governo, non intende cedere lo scettro e mira a confermarsi per la terza volta. Nel mezzo c'è la variabile Movimento 5 Stelle che, stavolta, non corre più da solo. Ad oggi l'unica certezza è che ci sarà un nuovo governatore per il dopo Zingaretti, nel frattempo divenuto deputato.

I CANDIDATI
La sfida è tra cinque aspiranti presidente della Regione: Alessio D'Amato, assessore uscente alla Sanità, sostenuto da sette liste (Pd, Terzo Polo - l'alleanza Azione-Italia Viva -, la civica che porta il suo nome, Psi, Demos, Sinistra-Verdi e Più Europa); Francesco Rocca, ex capo della Croce Rossa, appoggiato da sei forze (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati e civica Rocca presidente); Donatella Bianchi per il raggruppamento formato dal M5S e dal Polo progressista; Rosa Rinaldi per Unione popolare e Sonia Pecorilli con il Partito comunista italiano.
C'è attesa per la geografia politica che sarà restituita dalle urne: nelle varie formazioni politiche sale sempre di più.

GLI USCENTI
La Ciociaria arriva a questa nuova tornata con quattro consiglieri uscenti: Battisti e Di Rollo (subentrata a Buschini) per il Pd, Ciacciarelli per la Lega e Marcelli per il M5S. In tre inseguono il bis. In totale, dal Frusinate al Cassinate, sono 102 gli aspiranti a uno scranno nel consesso regionale: per il centrosinistra sono 42, per il centrodestra 36 (ciascuna lista è formata da tre uomini e tre donne).

Sarà un'elezione in cui le percentuali avranno un peso non solo sul piano politico, ma anche amministrativo. In provincia, infatti, la sfida si gioca su più fronti, con tante partite aperte: sia in casa dem per gli equilibri tra i due blocchi che da tempo caratterizzano il partito sia nel centrodestra per i rapporti di forza tra alleati, FdI, Forza Italia e Lega. Il partito di Meloni parte dal 30 per cento conquistato alle Politiche e intende almeno confermare il dato. La missione di FI e del Carroccio, invece, è di avanzare per accorciare il distacco e provare a rilanciare le rispettive quotazioni nella coalizione, sperando in un nuovo bilanciamento. Le stesse ambizioni di crescita sono anche nelle file pentastellate.

Alla Ciociaria spetteranno quattro seggi, anche se il numero dei rappresentanti del territorio potrebbe salire a cinque in caso di nomina ad assessore di un eletto in Consiglio. In tal caso, molto probabilmente, lascerebbe aperte le porte per la Pisana al primo della lista che non ha centrato l'ingresso in aula.

SEGGI ED ELETTORI
Ieri mattina sono iniziate le operazioni per l'insediamento dei seggi, concluse nel pomeriggio: in provincia, come sempre, sono state allestite 498 sezioni, incluse le sei negli ospedali. A queste si aggiungono quelle predisposte in altre strutture sanitarie e nelle case di detenzione. In Ciociaria sono 434.639 gli elettori interessati dalla convocazione elettorale, compresi i cittadini iscritti all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero). Quelli che vivono stabilmente sul territorio sono meno di 400mila. Le urne saranno aperte oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Si potranno esprimere fino a due preferenze attenendosi al principio della parità di genere. In serata arriveranno i dati definitivi sull'affluenza relativi al primo giorno della consultazione.
Domani pomeriggio poi scatterà lo spoglio, con il verdetto atteso nella prima serata e che sentenzierà vincitori e sconfitti, gioie e delusioni, gerarchie e leadership.

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