Progetto "diversità-disabilità", primo via libera a Ceccano tra le controversie

Palazzo Antonelli, sede del Comune di Ceccano
di Marco Barzelli
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 11:18

Ieri pomeriggio si è riunita la Commissione delle Elette, l’unico organo consultivo in cui l’opposizione è in maggioranza. Nel mezzo, tra un iniziale strascico polemico e un finale scambio di vedute, la presidente Mariangela De Santis ha presentato un lodevole progetto. Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione dei giovani studenti sul tema della diversità-disabilità. «Nello specifico - spiega la stessa De Santis - per le classi prima e seconda della scuola primaria si propone lettura e audiovisione di un testo in materia, indicato per i bambini di quella fascia di età e con approfondimento in aula. Per le terze, quarte e quinte, invece, la realizzazione di un manifesto grafico, un video o un racconto con premiazione simbolica e pubblicazione dei lavori più significativi sul sito del Comune». Le quinte, in alternativa, potrebbe cimentarsi in un programma teso all’apprendimento della lingua dei segni da utilizzare poi in un testo musicale.

De Santis-Piroli: «Un contributo vero e forte all'inclusione sociale»

Tale proposta, accolta favorevolmente dall’invitata assessora ai Servizi Sociali Federica Aceto, è stata condivisa con l’altra componente di minoranza Emanuela Piroli: «L’obiettivo di queste proposte - comunicano all’unisono le due oppositrici - è quello di apportare un contributo vero e forte all’inclusione sociale, a partire dai più piccoli.

Pur rappresentando la minoranza consiliare, ci sentiamo in dovere di lavorare per favorire un processo di conoscenza delle diversità e delle minoranze per la costruzione di una comunità inclusiva e solidale». Aceto, dal canto suo, trova «il progetto sicuramente meritevole di attenzione - ha esternato al termine dell’adunanza - Ho riservato a questioni legate alla disabilità e credo di potermi fare portavoce di quella che è la visione, in merito a questa tematica specifica, di tutta l’amministrazione».

L'abbandono della seduta da parte della consigliera Bruni

«Resta il rammarico - fa presente, però, De Santis - per l’assenza della consigliera di maggioranza Mariella Bruni, delegata alle Pari Opportunità, che dopo aver comunicato il dissenso all’approvazione del verbale della seduta precedente, relativo all’iniziativa sulla Giornata contro la violenza sulle donne, ha abbandonato la riunione». Una "fuga" dovuta alle polemiche accompagnatesi alla decisione dell’amministrazione Caligiore di pubblicare una “sua” locandina in luogo del manifesto ideato da De Santis e proposto con Piroli assieme all’idea di base per la ricorrenza. Il duo De Santis-Piroli, tornando al progetto di turno e su invito di Aceto, si è detto disponibile a confrontarsi con le commissioni competenti in materia di Politiche Sociali e Pubblica Istruzione ai fini della concretizzazione della proposta. L’assessora ai Servizi Sociali, infatti, vorrebbe che prevalesse il primo comma dell’articolo 32 dello Statuto comunale. Quello che vede «la Commissione delle Elette - recita lo stesso - finalizzata alla programmazione della politica per il conseguimento di pari opportunità tra donne e uomini».

Articolo 32 dello Statuto: primo o secondo comma?

La presidente De Santis, di comune accordo con l’alleata, ha incentrato la seduta sull’argomento di giornata in base al secondo comma, secondo cui «la Commissione - si legge ancora - può formulare proposte ed osservazioni su ogni questione ed, in particolare, su quelle che abbiano attinenza con la condizione femminile». Da qui, infine, le osservazioni di Aceto: «Ho voluto far notare e mettere a verbale che probabilmente, onde evitare di bypassare le commissioni competenti, occorrerebbe estendere l’invito anche a loro. Sulla base di quanto riportato nello Statuto credo che sia necessario, il coinvolgimento delle commissioni consiliari permanenti che sono istituite per trattare ciascuna la propria area tematica. Le commissioni permanenti costituiscono articolazioni del consiglio comunale ed esercitano le loro funzioni concorrendo ai compiti di Indirizzo e di controllo politico amministrativo, senza voler sollevare alcuna polemica ma con l’unico intento di proporre un dovuto approfondimento. Le altre commissioni devono essere aggiornate in merito ai temi trattati nella commissione della elette altrimenti semplicemente non avrebbero motivo di essere state istituite». 

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