Emorragia durante l'operazione: muore ex arbitra di calcio, donati gli organi. Primo prelievo di polmone allo "Spaziani"

Emorragia durante l'operazione: muore ex arbitra di calcio, donati gli organi. Primo prelievo di polmone allo "Spaziani"
di Mila Cantagallo e Gianpiero Pizzuti
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Martedì 24 Ottobre 2023, 08:26

Primo prelievo di polmone per un'operazione di trenta ore consecutive nella notte del 23 ottobre all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. All'eccezionale prelievo multiorgano hanno partecipato più di cento professionisti, nella giornata di domenica sino al lunedì mattina, ed è stato particolarmente complesso per l'avvicendarsi di tre equipe chirurgiche provenienti da diverse regioni. Medici arrivati a Frosinone dai rispettivi ospedali in cui i loro pazienti erano in attesa presso i centri trapianti di Sicilia, Veneto e Lazio. Va rimarcato il grande gioco di squadra e la grande professionalità messa in campo da tutto il personale dello "Spaziani", che agisce con il personale del Centro trapianti diretto da Moreno Bartolomucci e della terapia intensiva diretta da Fabrizio Apponi. La donatrice di 49 anni, Roberta, ex arbitro di calcio, impiegata nella segreteria del Conservatorio Luisa D'Annunzio con sede a Pescara, in Abruzzo, è deceduta domenica all'ospedale di Frosinone in seguito ad un'operazione per rimuovere una mav, groviglio di vasi sanguigni che collegano vene e arterie. Da poco aveva scoperto la malformazione arterovenosa ed il rischio di ictus emorragico. Durante l'operazione è insorta un'emorragia cerebrale che ha indotto i medici a porre la paziente in coma farmacologico. Le sue condizioni sono rimaste stabilmente gravi fino a due giorni fa quando, con il consenso della famiglia, i sanitari hanno spento i macchinari che tenevano in vita il cuore della 49enne. La donna aveva dichiarato la propria volontà di donare gli organi al rinnovo della carta d'identità.

I sanitari dello "Spaziani" hanno così proceduto al prelievo degli organi e dei tessuti. Tre equipe si sono avvicendate al tavolo operatorio, prelevando cuore, polmoni, fegato, reni e cornee. Il cuore è stato trapiantato presso l'Azienda ospedaliera iniversitaria di Borgo Trento a Verona, i polmoni presso l'Istituto mediterraneo per i trapianti di Palermo (Ismet), fegato e reni presso l'Azienda ospedaliera San Camillo di Roma, le cornee sono conservate presso la Banca degli occhi del San Giovanni di Roma e verranno successivamente trapiantate.
Per la prima volta in assoluto è stato effettuato il prelievo di polmone, particolarmente complesso, ma portato a termine con successo. L'intero personale del Centro trapianti ha voluto ringraziare i familiari della donatrice: un nobile gesto che ha regalato la vita ai tre riceventi di cuore, polmone e fegato. Nel 2023, presso lo "Spaziani" di Frosinone, sono stati effettuati nove prelievi multiorgano ed oltre trenta di tessuto sclerocorneale, risultati che pongono la nostra provincia ai primi posti della regione Lazio e dimostrano la grande generosità dei cittadini ciociari.

IL DOLORE

«Ciao amore mio, sei volata in cielo così presto, se sono quello che sono lo devo solo a te che mi hai fatto diventare un uomo grande e forte. Ora mi hai lasciato un compito grosso, i tuoi tre angeli da crescere e lo farò. Sei stata grande fino alla fine scegliendo di far continuare a battere il tuo cuore dando una speranza a chi non l'aveva più. Buon viaggio amore mio» ha scritto in un post il marito della donna.
«Era buona, sincera, cordiale, sempre sorridente, l'amica perfetta che ognuno vorrebbe avere -la ricorda così una collega di lavoro -. Roberta stava bene, era energica sul lavoro ed instancabile nella vita di mamma. Avevamo parlato tante volte di quell'intervento, l'avevo invitata a riflettere sulla reale opportunità di affrontarlo, lei mi rispondeva che era una responsabilità avvertita nei confronti dei figli perché non voleva correre il rischio di accasciarsi un giorno davanti ai loro occhi. Quando è partita per Frosinone aveva paura, anche se i medici l'avevano rassicurata dicendole che era una operazione di routine. Non riesco ancora a credere a quello che è successo, penso al vuoto immenso che la mia amica lascerà, alla sua generosità che ha salvato la vita ad altre persone». 
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