«Per me Frosinone ha significato la salvezza». A parlare è Cristina Galgani, 52 anni. La donna, che vive in Canada con il marito Massimiliano Previti e i figli di 26 e 20 anni, dal mese di maggio, per tre volte, ha percorso 8mila chilometri per sottoporsi a un delicato intervento di neurochirurgia nell’ospedale “Spaziani” di Frosinone. Ad operarla è stata l’equipe del professore Giancarlo D’Andrea.
«È diventato il mio angelo custode», racconta emozionata Cristina.La sua storia inizia quando scopre di avere un glioma, un brutto tumore al cervello.
Il resto è una storia di eccellenza sanitaria che arriva dalla provincia. «La paziente - racconta il professor D’Andrea - aveva un tumore cerebrale nell’area del linguaggio. A Toronto aveva già fatto un tentativo per rimuovere il tumore ma il problema non era stato risolto». Per farlo era necessaria la tecnica chiamata “awake surgery”: il paziente rimane sveglio e risponde agli stimoli mentre viene operato consentendo ai medici di individuare le zone in cui intervenire. Solo in questo modo può essere si può operare in sicurezza.
«Grazie a una sofisticata strumentazione e all’esperienza della dottoressa Vincenza Maiola nella chirurgia da sveglio - spiega D’Andrea - durante l’intervento la paziente è stata sottoposta a una serie di test e di domande che ci hanno aiutato a localizzare le aree del cervello che consentono di parlare e che, con l’ausilio di scariche elettriche, sono state evidenziate per evitare di danneggiarle». In questo modo il neurochirurgo e la sua equipe hanno potuto rimuovere in blocco la massa tumorale senza procurare danni alla paziente.
«Ricordo tutto dell’operazione e so che le domande servivano a capire come il mio cervello rispondeva e reagiva», racconta Cristina Galgani. Dopo gli esami di controllo la signora è stata dimessa. «Non dimenticherò mai l’umanità che mi ha circondata e le cure ricevute a Frosinone, finalmente mi sono lasciata alle spalle la mia odissea e adesso posso guardare con fiducia al futuro». Dopo aver trascorso il Natale a Roma insieme ai figli che li hanno raggiunti per stare acconto alla madre in un momento così difficile, domani mattina Cristina e il marito ripartiranno alla volta di Toronto.
LE REAZIONI
«Desidero ringraziare l’equipe medica, guidata dal professor D’Andrea, e i professionisti del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Spaziani di Frosinone che hanno realizzato l’intervento al cervello su una donna venuta dal Canada dove i medici avevano invece ritenuto l’operazione troppo rischiosa - commenta l’assessore regionale uscente, Alessio D’Amato - La sanità sta cambiando volto e in questi anni abbiamo invertito la tendenza che vedeva un progressivo impoverimento a causa dei vincoli imposti dal commissariamento soprattutto nelle province. Oggi invece torniamo a investire sui territori e i risultati sono evidenti».
«La storia di una paziente residente in Canada, che ha scelto la nostra sanità per un delicatissimo intervento al cervello dopo che a Toronto avevano deciso di non operarla perché troppo rischioso, inorgoglisce», dichiara la consigliera regionale uscente Sara Battisti.
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