Mikea Zaka, albanese di 23 anni che abita al «Casermone», è accusato di omicidio e triplice tentato omicidio. Sarebbe stato lui ad uccidere sabato sera allo "Shake bar" in via Aldo Moro a Frosinone, Kasmi Kasen, 27 anni, conosciuto nel capoluogo ciociaro con il nome di Carletto. Nella notte è stato condotto in Questura dove è stato sentito dal capo della Squadra Mobile. Il giovane, messo alle strette, ha confessato.
Chi è l'arrestato
Mikea è incensurato, ma le Volanti lo hanno fermato due volte per un giro di droga al Casermone, in un caso gli uomini del dottor Carlo Bianchi gli hanno trovato 20mila euro in contanti e per questo sospettano sia il cassiere di una banda.
La confessione
Mikea si presenterà in Questura intorno alle 23. Gli agenti avevano già il suo nome, lo stavano cercando ed erano andati già a casa sua. Ma non è escluso che il giovane si sia consegnato perché temesse ritorsioni del gruppo rivale. Mikea ha confessato di avre gettato la pistola dal ponte di via Verdi, dove la polizia sta cercando di recuperarla.
La donna contesa
Sembra che all'origine della lite ci fosse una donna che prima stava con Kasen (la vittima) ed ora con Zaka, ma non si escludono piste che portano nel mondo della criminalità, dalla droga alla prostituzione.