Frosinone, altre occasioni sciupate: solo 1-1 con il Lecce. Ora è bagarre salvezza

Frosinone, altre occasioni sciupate: solo 1-1 con il Lecce. Ora è bagarre salvezza
di Stefano De Angelis
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Domenica 3 Marzo 2024, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 12:52

Il Frosinone non si sblocca, non ritrova la vittoria e nello scontro diretto interno con il Lecce non va oltre il pareggio. Un risultato che lascia strascichi di amarezza e rimpianti per le opportunità da rete fallite. La gara con i salentini, ben messi in campo da mister D'Aversa, si rivela complicata e lascia una certezza: per raggiungere l'obiettivo della salvezza si dovrà lottare su ogni campo e, soprattutto, avere maggiore concretezza in avanti che, alla fine, farà la differenza tra gioia e lacrime.

Come due settimane fa, quando allo “Stripe” era scesa la Roma, i giallazzurri collezionano diverse occasioni, ma peccano di cinismo e cattiveria agonistica negli ultimi metri.

Neanche il secondo sigillo consecutivo di Cheddira ha dato la scossa lì davanti. L'1-1 finale arride ai giallorossi di Puglia, che soffrono i padroni di casa, ma riescono a strappare un pari prezioso, che vale doppio. Non è così per il Frosinone, che ancora una volta fa mea culpa nonostante il gioco espresso e un'altra, l'ennesima, buona prestazione che, però, è di nuovo avara di punti e sorrisi. Ormai sembra essere ufficiale: almeno in questo periodo la fortuna non è dalla parte dei leoni ciociari, che ora si ritrovano invischiati nella bagarre delle retrovie. Il 27° turno, infatti, ha ridisegnato la parte bassa della classifica con sette squadre racchiuse in cinque punti. Cagliari e Verona hanno fatto il loro dovere, battendo rispettivamente Empoli e Sassuolo e portandosi a 23 punti, a -1 da Frosinone e Udinese, saliti a quota 24.

LA GARA

Le squadre partono con moduli speculari, entrambe con il 4-3-3. Pronti, via e Di Francesco perde subito per infortunio uno dei giocatori di maggior fantasia, Harroui: al suo posto dentro Reinier. Nel primi minuti prevale una fase di studio. Frosinone e Lecce badano soprattutto a non scoprirsi e di tanto in tanto provano a sviluppare azioni. Ne hanno di più i giallazzurri, che mantengono l'iniziativa. Non solo perché giocano sul manto amico, ma anche perché vogliono tornare a fare punti. Gli ospiti, invece, quando possono agiscono di rimessa, affidandosi al veloce Banda. La prima occasione è dei padroni di casa con Cheddira, che dal limite fa partire un destro con la sfera indirizzata all'angolino basso alla sinistra di Falcone, reattivo a respingere. Poche le emozioni. La gara è bloccata dai tatticismi.

Al 13' si vedono i giallorossi salentini: Banda, il più pericoloso, ci prova dalla distanza, ma Cerofolini non si fa sorprendere. Dodici minuti dopo è ancora Lecce: i giallazzurri si fanno soffiar palla sulla propria trequarti, ne approfitta Krstovic che, di destro, impegna Cerofolini. Pericolo scampato. Al 34' si rifà vivo il Frosinone sull'asse Soulé-Brescianini, ma il tentativo sfuma. Al 41' altra chance per il fantasista argentino, ma la sua conclusione dall'interno dell'area si spegne sul corpo di un difensore avversario. Quando ormai la frazione sembra scivolare via sullo 0-0, arriva il ruggito dei Leoni. Un lampo, che manda in estasi lo “Stirpe”: sugli sviluppi di una punizione da circa 30', la palla viene scodellata nell'area giallorossa, poi finisce a Cheddira, che è glaciale a trafiggere di sinistro Falcone. E' il gol dell'1-0, il terzo stagionale per l'attaccante italo-marocchino, il secondo consecutivo. Il primo tempo si chiude così: Frosinone più manovriero, Lecce più attento a non sbilanciarsi e aggrappato ai contropiede.

Nella ripresa i ritmi sono più alti, con il Lecce che cerca di accelerare per rientrare in partita. Si combatte soprattutto a centrocampo, su ogni pallone è un duello. Al 56', però, il Frosinone si fa male da solo: retropassaggio azzardato di Zortea per Cerofolini, in agguato c'è Krstovic che s'inserisce rubando tempo e palla al portiere canarino, che lo falcia. E' rigore: dal dischetto va Rafia, ma Cerofolini è lucido e para. Neanche il tempo di esultare, che l'arbitro, dopo un consulto Var, comanda la ripetizione del penalty: dagli undici metri stavolta va Krstovic, che non sbaglia e sigla l'1-1 (la marcatura non è stata attribuita al giocatore, ma si è trattato di autogol di Cerofolini perché il pallone è finito in rete dopo essere carambolato dal palo sulla schiena del portiere). Il Frosinone, ferito, reagisce subito e al 62' sfiora il raddoppio con Gelli, che centra la traversa con un bolide. La gara si accende, in campo è una battaglia con una serie di falli. Al 68', dopo un doppio cambio negli ospiti, i giallazzurri reclamano un rigore. Un minuto dopo è Brescianini a divorarsi una ghiottissima occasione a due passi dalla porta: debole il tiro del centrocampista. Il Frosinone preme e al 70' Cheddira serve con un attimo di ritardo Brescianini, pescato in piena area in fuorigioco. Gli uomini di Di Francesco spingono nel tentativo di riportarsi avanti nel punteggio, ma in alcune occasioni espongono il fianco alle ripartenze leccesi. DiFra vuole vincerla e aumenta il peso offensivo, inserendo Barrenechea e soprattutto Ghedjemis al posto di Brescianini e Gelli. All'80' un'indecisione di Okoli per poco non consente a Piccoli di gelare lo “Stirpe”: il colpo di testa dell'attaccante finisce sul fondo.

Di Francesco gioca anche le carte Seck e Kaio Jorge e sono proprio i due nuovi entrati ad avere una doppia chance ravvicinata all'interno dell'area. Gli assalti del Frosinone non producono effetti, l'ultima speranza svanisce sull'incornata di Kaio Jorge, che fa gridare al gol, deviata magistralmente in angolo da Falcone. Ora testa al Sassuolo.

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