Anagni, il generale Vannacci presenta il suo libro: è polemica

Anagni, il generale Vannacci presenta il suo libro: è polemica
di Paolo Carnevale
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Martedì 5 Dicembre 2023, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 16:34

 

L'opinione pubblica si spacca in due sulla presentazione in città del libro del generale Roberto Vannacci, "Il mondo al contrario". L'opera verrà presentata domani, a partire dalle 17, nella Sala della Ragione del comune nel corso di un evento organizzato dall'Accademia Bonifaciana. "Il mondo al contrario", dal momento della sua pubblicazione, la scorsa estate, ha fatto molto discutere per le idee molto controverse del suo autore in materia, tra le altre cose, di rapporto fra uomini e donne, famiglia omosessuale, immigrati ed ambiente. Tanto che anche i vertici della Diocesi Anagni-Alatri-Ferentino-Veroli-Frosinone si sono dissociati dall'iniziativa. Per una curiosa coincidenza, la notizia dell'arrivo di Vannacci ad Anagni si è diffusa nelle stesse ore in cui veniva resa nota la notizia della nomina del generale a "capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo dell'esercito". Per molti, l'arrivo del generale ad Anagni implica (visto anche il placet dell'amministrazione che ha concesso la Sala della Ragione) la legittimazione delle idee che il generale propone all'interno del suo libro. Tanti si sono anche spinti a ricordare una precedente occasione, il festival "Cultura e identità" che si tenne in città nell'estate del 2020, in cui vennero espresse idee anche in questo caso molto conservatrici.

PARERI CONTRASTANTI

Tra gli altri, a criticare l'evento è stato il circolo locale di Legambiente. Per il quale «l'opera del generale Vannacci è quanto di più antitetico rispetto ai valori, alle istanze e alla vocazione che ispira l'azione della nostra associazione». Di qui il dissenso, «pur nel rispetto del principio della libertà di opinione sancita dalla Costituzione». Dall'altra parte invece, nell'arroventato dibattito cittadino, c'è chi considera preminente il diritto alla libertà d'opinione, anche in presenza di tesi obiettivamente forti. Tra questi, l'assessore alla cultura del comune di Anagni Carlo Marino. Che ha ricordato come il comune a suo tempo avesse ospitato un convegno sui diritti civili con la senatrice Monica Cirinnà. Ed ha detto che «chi è interessato, al libro o al caso editoriale, potrà venire ad ascoltarlo; chi non è interessato potrà fare altro, potrà anche criticare sia l'autore che gli organizzatori; ma nessuno dovrebbe gridare allo scandalo perché si dà la possibilità a qualcuno di raccontare la propria idea». Marino ha suggerito di non gridare allo scandalo in maniera pretestuosa; ma di cogliere «un'opportunità per capire come mai viviamo in una società che non riesce a scardinare certe posizioni conservatrici, eventualmente a scapito del progresso della società civile».

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