«Usura ed estorsioni, paura di denunciare»: l'allarme dell'associazione antiracket

«Usura ed estorsioni, paura di denunciare»: l'allarme dell'associazione antiracket
di Roberta Pugliesi
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Martedì 10 Ottobre 2023, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 09:51

 

«L'usura sorana è praticamente gestita dagli zingari e la gente ha ancora paura a rivelarsi vittima». Lo afferma l'avvocato Rosalia Bono dell'Associazione "Frosinone Antiusura". Circa una ventina i casi di cui lo sportello che opera su tutto il territorio si è occupato negli ultimi mesi, un numero sicuramente molto elevato ma comunque non del tutto esaustivo rispetto alla reale portata di un fenomeno che preoccupa in maniera sempre maggiore. Ed è anche alla luce di questi dati significativi che resta in attività nella città di Sora lo sportello antiusura. Lo ha stabilito la giunta comunale nel corso di una riunione della scorsa settimana. L'esecutivo guidato dal sindaco Luca Di Stefano ha infatti accolto la proposta dell'Associazione "Frosinone Antiusura" per l'attivazione dello sportello per il periodo 2023 2024, a titolo gratuito ed ha quindi affidato il compito al dirigente del settore di stipulare la convenzione. Lo sportello resta operativo nell'attuale sede del Palazzo della Cultura, sul piano del Giudice di Pace.

L'IMPEGNO

«Operiamo con convenzioni su Sora, Isola del Liri, Castelliri e Broccostella. Tuttavia l'accreditamento con la regione Lazio e la Prefettura di Frosinone ci consente di operare in tutto il territorio regionale - continua l'avvocato Bono -. Seguiamo casi di estorsione e usura anche nel sud della provincia, in particolare su Cassino e Formia, dove il fenomeno è sicuramente più esteso. Ed è per questo che stiamo iniziando una collaborazione più stretta con le forze dell'ordine locali».
In più occasioni era stato rimarcato l'insufficiente coordinamento tra le associazioni, le istituzioni e le forze di polizia per una maggiore efficacia nel sostegno alle imprese e famiglie sovraindebitate e usurate o a rischio usura ma anche la non sempre rapida risposta ai problemi del quotidiano sostentamento alle vittime di usura e racket.
«Devo riconoscere che il comandante della locale compagnia dei carabinieri, Domenico Cavallo, fra tutti, è quello più attento ed interessato a tale contrasto», è stato sottolineato. Senza dimenticare l'azione incisiva condotta di recente dalla questura di Frosinone ed in particolare dalla Squadra Mobile che proprio su questo fronte ha operato con efficacia al fianco di vittime di usura perpetrata per anni proprio da alcuni esponenti del clan De Silvio.
«Finora grazie anche al progetto Usus, appena conclusosi, è stato possibile incontrare ascoltare e conoscere circa una ventina di casi - continua Bono -. Come spesso succede però occorre del tempo per verificarne la veridicità e l'attendibilità dovendo ricostruire vicende che quando giungono a noi sono oramai incancrenite, vetuste, contorte ed irreparabili». L'associazione ha in cantiere importanti progetti di formazione ed informazione negli istituti scolastici di Sora e proprio due stanno per partire. Sarà l'occasione anche per un momento di riflessione e confronto in una fase di crisi economica generale e in un territorio dove, come detto, il subdolo fenomeno è purtroppo presente. Lo Sportello fonda infatti la propria attività anche sulla prevenzione, ponendosi come obiettivo primario l'informazione, l'orientamento e l'assistenza per quanti si trovano in condizioni di sovraindebitamento.
Appare, quindi, fondamentale il lavoro svolto quotidianamente da queste realtà presenti sul territorio, per accrescere l'informazione su questi temi spesso ancora tabù e contrastare questi fenomeni odiosi con gli strumenti della legalità.

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