Frosinone, Garritano ci crede: «Prima la promozione in Serie A, poi il matrimonio a Tropea»

Frosinone, Garritano ci crede: «Prima la promozione in Serie A, poi il matrimonio a Tropea»
di Alessandro Biagi
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Venerdì 29 Aprile 2022, 17:10

Il suo rientro, dopo sei giornate di stop forzato, al centro dello schieramento canarino si è fatto sentire ed ora anche su di lui mister Grosso conta per le chance di vincere la volata per la conquista di una posizione playoff. Alla vigilia del match contro la Spal (domani alle 14 a Ferrara), è proprio Luca Garritano, il 28enne trequartista cosentino arrivato a Frosinone in estate, dopo l'esclusione dalla B del Chievo Verona, a fare il punto della situazione.

Grande veterano della categoria (287 gare), in giallazzurro, a causa o grazie alla nutrita concorrenza nel reparto, non sempre è partito titolare e rispetto alle sue migliori stagioni manca forse qualche gol al suo curriculum stagionale (due le reti realizzate), ma non l'incisività della sua presenza in campo.

Mancano 180' al traguardo, ce la farà il Frosinone?

«Noi ce la metteremo tutta.

Abbiamo fatto un campionato di alto livello, seppur con qualche scivolone, che comunque fa parte del percorso ed ha colpito anche altre squadre in questo incredibile campionato di Serie B».

Come giudica la stagione del Frosinone sino ad ora?

«Positiva. Siamo una squadra nuova, con tanti giovani. Abbiamo giocato alla pari se non con superiorità con tutte le squadre che sono lì sopra, peccato aver perso qualche punto per strada, ma serve per non ripetersi e per giocare a mente sgombra le partite che rimangono».

Alla vigilia che campionato si aspettava?

«Guardando la società ed il contesto sicuramente un campionato di alto livello e lo abbiamo fatto perché siamo stati sempre tra le prime otto. Certo, quando si gioca, si gioca per vincere ed il sogno mio è quello di portare il Frosinone alla promozione».

A proposito, chi salirà subito?

«Il Lecce oramai è la favorita, ma poi sarà battaglia tra Monza, Cremonese e Benevento».

Veniamo alle cose extra agonistiche. Garritano vive con la compagna Talyta ed il loro primogenito Mattia di 3 anni e presto saranno anche fiori d'arancio. «Sì, è un altro dei miei obiettivi, poi il Covid ha bloccato tutto, ma appena liberi ci aspetta Tropea, per il nostro matrimonio».

Chi è Luca Garritano fuori dal campo di gioco?

«Una persona semplicissima, che ama stare con la sua famiglia, con il mio piccolo Mattia, del quale voglio godermi ogni momento della crescita».

Se non fosse stato calciatore?

«Non ho avuto nemmeno il tempo di pensarci. Dagli otto anni in poi ho passato le mie giornate tirando calci ad un pallone. Prima per i vari quartieri di Cosenza. Poi a 14 anni l'uscita di casa per andare a Milano e giocare nelle giovanili dell'Inter, una scelta di vita che alla fine mi ha ripagato dei tanti sacrifici fatti».

E una volta appesi gli scarpini al chiodo cosa farà?

«Vorrei allenare i giovani. I giovani della mia città, per trasferire loro la passione che ho e soprattutto quei valori dello sport, del calcio, che si stanno perdendo nei giovani. Invece io ritengo che lo sport sia un grande veicolo di crescita e maturazione».

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