Il procuratore Gratteri: «Poco personale per garantire la sicurezza»

Il procuratore Gratteri: «Poco personale per garantire la sicurezza»
di Marina Testa
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 09:02

«Da decenni s'investe poco sulle forze dell'ordine. Il problema è serio perché il buco è enorme». Lo ha detto ieri il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ieri nel Palazzo della Provincia di Frosinone per la presentazione del libro "Il Grifone" scritto insieme ad Antonio Nicaso uno dei massimi esperti di ndrangheta. In una sala stracolma, durante l'evento curato dalla libreria Ubik Frosinone, i due autori hanno dialogato con la giornalista Laura Collinoli sui temi trattati nel volume: le attività delle mafie negli ambienti tecnologici e del web anzi del dark web, in cui la specializzazione ha raggiunto livelli altissimi. Per questo, operare in questo contesto è sempre più difficile soprattutto per la penuria di personale. «Il segno è stato marcato nel 2010 quando sono state bloccate le assunzioni nella pubblica amministrazione ha aggiunto Se entrate in qualsiasi ufficio pubblico potete vedere persone di 60 anni o di 25 anni, in mezzo c'è un vuoto. I concorsi sono ripresi da cinque anni. Solo per la polizia penitenziaria mancano 16 mila uomini, per la guardia di finanza 8mila, nella polizia 20mila, nei carabinieri 16mila». Gratteri si è soffermato anche sul divario informatico.

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«Non si è investito in informatica, ad assumere ingegneri informatici. Le forze dell'ordine sono attrezzate, ma vi sono dei dati oggettivi che ci dicono che l'Italia non è all'avanguardia. Le mafie internazionali hanno tanti di quei soldi che hanno potuto assumere degli hacker capaci di costruire un sistema di comunicazione impenetrabile. Quando si riesce a bucarlo e si scopre che sono coinvolte organizzazioni italiane arrivano decine di migliaia di file da decriptare. Questa è una situazione che mi rattrista».

Marina Testa
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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