
Il padre muore, ma le continua a percepire la sua pensione per altri due anni. La truffa è stata scoperta dai finanzieri della Tenenza di Arce. A metterla in atto una donna di origine bulgara, di 45 anni, residente nel Comune di Colfelice, la quale, in maniera indebita, continuava a percepire l’assegno mensile di “invalidità civile con indennità di accompagnamento” spettante al deceduto genitore.
L'anziano era deceduto era deceduto in Bulgaria nel mese di agosto 2018, ma all'Inps non era arrivata alcuna a alcuna comunicazione. Per cui l'isitituto previdenziale ha continuato ad erogare la pensione di invalidità. Il denaro veniva prelevato dalla figlia attraverso una Carta Postamat collegata al libretto postale. La donna è stata incastrata dalle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza posizionate presso lo sportello Postamat dove la stessa prelevava in contanti le somme accreditate mensilmente dall’INPS in favore del deceduto genitore.
A seguito degli accertamenti eseguiti dai Finanzieri di Arce l’I.N.P.S. ha sospeso l’erogazione del trattamento economico ed ha attivato le procedure per il recupero del denaro indebitamente percepito, oltre 20.000 euro. La quarantaquattrenne di origine bulgare è stata deunciata alla Procura per il reato di truffa.
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