Rivoluzione nel Frosinone calcio, Stirpe: «Non saremo una meteora»

Rivoluzione nel Frosinone calcio, Stirpe: «Non saremo una meteora»
di Maurizio Di Rienzo
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 16:03

Nel Frosinone, dunque, c’è stata una rivoluzione nell’assetto societario, in particolare sul piano dell’attività sportiva, con la nomina nel CdA di Guido Angelozzi, al quale sono stati affidati i pieni poteri per quanto riguarda lo svolgimento della stessa. In effetti una nomina a vero e proprio manager all’inglese per l’ex dg dello Spezia e che nel 2003 era stato lì lì per diventarlo del club giallazzurro. Il motivo di questa decisione, unita all’ingresso come consigliere semplice di Francesco Velletri, direttore finanziario con esperienza nel settore auto, lo spiega al Messaggero lo stesso presidente Stirpe: «Possiamo dire che è stata presa tale decisione per rendere ancora più solida strutturalmente la Società, in previsione di una ulteriore crescita, ma anche per poter contare su degli adeguati strumenti da mettere in campo in questo momento di emergenza».

Il Covid 19 sta creando non poche difficoltà nel mondo dorato del calcio, legate anche all’interminabile serie di tamponi cui vengono sottoposti i cosiddetti gruppi-squadra, allo scopo di combattere e contenere i contagi.

«I problemi non nascono solo dal numero di tamponi da effettuare, ma da tante altre misure anti contagio delle quali debbono farsi carico i club - sottolinea Maurizio Stirpe - .

Mi riferisco alla riduzione dei ricavi per il calo del numero degli sponsor, dei mancati introiti dalla vendita dei biglietti al botteghino e dalla sottoscrizione degli abbonamenti. A tal proposito voglio aggiungere che l’anno scorso tra mancati ricavi e costi, nel Frosinone abbiamo avuto un saldo negativo di 5 milioni di euro».

E per quanto riguarda la stagione in corso, qual è la situazione?

«Ancora più grave, possiamo quantificare le perdite in circa 15 milioni. Anche perché va considerata la perdita sul valore patrimoniale dei giocatori, nel senso che il prodotto si svaluta alla luce della gravissima situazione sanitaria. Insomma, circa 20 milioni di perdite nell’arco degli ultimi due anni. Per questo chiediamo adeguati ristori per non dover chiudere magari i battenti».

Tornando, invece, a Guido Angelozzi, c’è da dire che la sua nomina a manager è a lungo termine.

«Il suo rapporto con il Frosinone durerà sino alla fine del 2024”, precisa Stirpe.

E con quali obiettivi societari?

«L’obiettivo è quello di disputare sempre campionati più che dignitosi e poi vedremo».

Le paroline “Serie A” che tanto stanno a cuore ai tifosi, il presidente si guarda bene dal pronunciarle, ma si intuisce che al ritorno nell’olimpo del calcio nazionale ci pensa, eccome. E non ci sarà più spazio per un Frosinone-meteora.

“Il Frosinone non potrà mai esserlo, ma il Covid 19 ha fatto emergere problematiche di natura economica e finanziaria».

A questo punto quale sarà il ruolo di Ernesto Salvini, di fatto ormai ex responsabile dell’area tecnica e del diesse Alessandro Frara?

«Il contratto di Salvini e Frara scadrà a giugno 2021- spiega Stirpe - Il rapporto di collaborazione con il Frosinone, è un discorso che dovranno affrontare con Angelozzi e sarà quest’ultimo a deciderne i ruoli».

Intanto, la squadra cresce, ma occorrono pure conferme. Stirpe si è detto d’accordo con il Messaggero:

«C’è bisogno di conferme ogni settimana, nel calcio non si vive mai di rendita. La vittoria di oggi è importante, però dev’essere un punto di partenza per vincere quella successiva. Se sono soddisfatto? Sì, ma moderatamente, per le sconfitte in campionato contro l’Empoli e in Coppa Italia contro il Padova».

Domenica sera contro la Cremonese, dunque, dalla squadra il presidente si attende conferme e i 3 punti. Sempre in dubbio Szyminski. Arbitrerà il genovese Ghersini.

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