Bimbo rischia di soffocare, intervengono i medici vicini di casa e lo salvano

Bimbo rischia di soffocare, intervengono i medici vicini di casa e lo salvano
di Annalisa Maggi
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 07:51

In tre salvano la vita a un neonato, a Fiuggi tragedia sfiorata. Il 2 ottobre sul calendario cristiano si festeggiano gli angeli custodi che, per antonomasia, vengono associati alla figura dei nonni alle cui cure amorevoli vengono affidati i nipoti. Per un'incredibile, fortuita e fortunata coincidenza, invece, lunedì sera a Fuggi gli angeli custodi hanno preso le sembianze di un dottore, di sua moglie, che svolge la professione di logopedista, e di un'infermiera, tutti e tre di Fiuggi.

Eugenio Frascaro, Monica Raveri e Serena Marsecani non lo dimenticheranno facilmente quanto accaduto davanti ai loro occhi nel tardo pomeriggio di lunedì: per un soffio e solo grazie al loro intervento un neonato di appena 10 mesi è stato strappato alla morte.
I fatti sono accaduti in Via Verghetti, nella zona del centro storico della cittadina termale, nello storico quartiere Il Colle.

Il bambino aveva ricevuto la poppata ma stava soffocando quando i tre professionisti sono intervenuti. A raccontare quei concitati momenti è lo stesso Eugenio Frascaro, medico di famiglia, specializzato in urologia, figlio dell'indimenticabile medico e sindaco di Fiuggi Antonio Frascaro: «Ero appena tornato a casa quando mi hanno chiamato. Sono sceso in strada e intorno al bambino tenuto in braccio dalla mamma, visibilmente scossa, c'era già un'infermiera». Si tratta di Serena Marsecani, infermiera presso il policlinico Casilino di Roma, che in quel momento era intenta a prestare soccorso al neonato che non respirava. La mamma, dopo averlo allattato, si era subito accorta che il piccolo non stava bene. Non sapendo come comportarsi, in preda a una crisi, è scesa in strada chiedendo aiuto. Il primo intervento provvidenziale dei sanitari per farlo respirare, infatti, è avvenuto proprio per strada.

IL SOCCORSO

«Insieme a mia moglie e all'infermiera lo abbiamo prima rianimato poi lo abbiamo portato nel mio ambulatorio medico che si trova sotto casa nostra e lì abbiamo eseguito la manovra di disostruzione perché stava soffocando". Nel frattempo è stato allertato il 118 e, poco dopo, il bimbo è stato trasportato all'ospedale di Frosinone dove è stato tenuto in osservazione per una notte per poi essere dimesso. Adesso sta bene ed è tornato a casa con la madre e gli altri due fratellini.
Pur essendo un uomo di scienza, il medico si lascia andare a una considerazione di altra natura su quanto accaduto: «Qualche santo ci ha aiutato. Il bambino non riusciva a deglutire, non respirava. Sono esperienze che non auguro a nessuno - aggiunge Eugenio Franscaro non c'ho dormito la notte. È andata veramente bene. Eravamo in tre e sono stato aiutato a eseguire la manovra dall'infermiera che, fortunatamente, si trovava anche lei in zona e da mia moglie. Esercito la professione medica da 22 anni e mi era capitato qualche volta di rianimare qualcuno ma mai un bambino così piccolo».
Il finale felice della storia di Fiuggi si deve, dunque, a una serie di circostanze favorevoli, in primis alla presenza di tre professionisti a pochi passi dal luogo del drammatico episodio che ha rischiato di segnare la vita di una intera famiglia. In caso di ostruzione completa delle vie aeree «è necessario un intervento immediato poiché, se non viene rapidamente risolta, porta all'insufficienza respiratoria e all'arresto cardiaco in pochi minuti» raccomandano i medici.
Annalisa Maggi
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