Delitto di Thomas, parla il procuratore Guerriero: «Impegno mantenuto con i suoi genitori»

Dopo il Riesame che ha confermato il carcere per Roberto e Mattia Toson

Delitto di Thomas, parla il procuratore Guerriero: «Impegno mantenuto con i suoi genitori»
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 07:10

«Avevamo promesso il massimo impegno ai familiari di Thomas e alla cittadinanza, l'ordinanza del Riesame conferma che gli sforzi investigativi compiuti sono solidi». Il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, ha sempre mantenuto stretto riserbo sulle indagini relative all'omicidio di Thomas Bricca. Il 18 luglio, giorno degli arresti di Roberto e Mattia Toson, nel corso della conferenza stampa si è limitato a dire che poteva parlare «solo del contenuto dell'ordinanza».

Adesso che sono note le motivazioni con le quali il Riesame ha negato la libertà a padre e figlio «non voglio commentare il contenuto che fra l'altro è stato già reso noto dalla stampa, ma evidenziare come sia stata ritenuta valida l'opera della Procura e del comando provinciale dei carabinieri».

LE ACCUSE

Sottolineato, inoltre, come «l'intero impianto accusatorio è stato ritenuto valido e tale da fornire un quadro grave nei confronti delle persone indagate».
Il procuratore, quando l'indagine sembrava infilarsi in un tunnel senza uscita, aveva ricevuto la mamma e il papà di Thomas Bricca, dicendo loro che si stava lavorando «come fosse mio figlio». Dopo un'iniziale incertezza, indicata anche dal giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza di custodia cautelare, si è lavorato senza sosta, giorno e notte, per arrivare a una soluzione
Ci sono voluti mesi di intercettazioni, decine di interrogatori, accertamenti tecnici, analisi sui tabulati e le celle telefoniche, incrocio tra gli alibi forniti e il racconto di chi era alla cena degli Spada quel 30 gennaio ad Alatri, ma alla fine i sospetti sui Toson che c'erano sin dal primo momento sono diventati indizi pesanti. Pesantissimi.
«L'impegno che la Procura e i Carabinieri hanno messo nell'attività investigativa aggiunge Guerriero emerge dal contenuto delle pagine del Riesame che sottolinea l'attività svolta»

LA CASSAZIONE

I difensori di padre e figlio hanno annunciato ricorso in Cassazione, mentre gli accertamenti della Procura non sono terminati. Si attende l'esito della perizia sui telefoni sequestrati a Roberto e Mattia il giorno dell'arresto (per ora sono state estratte le "copie forensi"). Per i giudici che hanno valutato l'ordinanza gli elementi per tenere in carcere i due ci sono tutti, dal materiale raccolto e finito nella richiesta di arresto poi emessa, fino al fatto che sono particolarmente pericolosi.
I difensori (gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia), invece, puntano su alcune contraddizioni che emergerebbero dall'atto che vanno dal colore del casco che "inchioda" Mattia sul quale l'ex fidanzata è la teste chiave allo sparo esploso da un mancino secondo le immagini delle telecamere. Nei prossimi giorni conosceremo anche l'esito del ricorso in Cassazione, poi si andrà verso il processo.
 

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