La corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura di Cassino: l'uomo che il 12 settembre scorso investì e uccise senza fermarsi a prestare soccorso una giovane, Diana Maria Zaharie, ventitreenne rumena, trovata senza vita sul ciglio della Superstrada, è finito nuovamente agli arresti domiciliari.
L'uomo L.S. di Sant'Elia Fiumerapido era stato sottoposto ad interrogatorio a fine settembre e poi fermato, ma per lui era strata rigettata ogni misura da parte del Gip di Cassino.
La procura, nella persone del procuratore capo Luciano d'Emmanuele e del sostitito Emanuele De Franco, aveva ritenuto che, invece, andava applicata la misura cautelare ed ha fatto ricorso, dal Riesame fino all'esito della Cassazione arrivato nel pomeriggio di oggi. L'uomo è assistito dagli avvocati Emilio Roncone e Antonio Ceccani, i quali hanno annunciato che faranno immediata istanza di attenuazione della misura cautelare per permettergli di andare a lavoro.