Dal carcere alla tesi, il riscatto di Fabio a 60 anni: è il primo caso di detenuto laureato a Cassino

Lo studio e il lavoro in Comune per ricostruirsi una vita dopo una condanna pesante

Dal carcere alla tesi, il riscatto di Fabio a 60 anni: è il primo caso di detenuto laureato a Cassino
di Elena Pittiglio
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Sabato 22 Luglio 2023, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 15:08

Camicia bianca, pantaloni blu e una carica emotiva altissima. Così Fabio (nome di fantasia) si è presentato nell'aula Magna "Federico Rossi" della Folcara, davanti alla commissione presieduta dal professor Francesco Scalia, ex presidente della Provincia ed ex senatore della Repubblica, nonché relatore del candidato. Fabio, nel gruppo di studenti che ieri hanno tagliato il traguardo della laurea a ciclo unico in Giurisprudenza e del corso di laurea triennale in Servizi giuridici per il lavoro, Pa, sport e Terzo settore, è stato il protagonista d'eccezione.

Fabio è un uomo di 60 anni con una storia alle spalle pesante.

Una vita segnata dal carcere; da una pena detentiva lunga che sta scontando presso la casa circondariale di Cassino per concorso in omicidio di cui si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. Fabio, da ieri alle 13, è anche il primo neo dottore dell'ateneo di Cassino e del Lazio meridionale laureatosi durante la detenzione nella casa circondariale.

L'abnegazione, la determinazione e la forza hanno fatto in modo che Fabio coronasse il suo sogno, nato in una cella del carcere. Diplomato al Tecnico Commerciale, nel 2019 decide di iscriversi all'università grazie all'apertura del Polo universitario penitenziario Unicas nella casa circondariale. Seguito dalla dottoressa Sarah Grieco, responsabile del Polo in carcere, il 60enne inizia questo nuovo percorso di studi "disturbato" soltanto dalla pausa pandemica. Ieri, alla presenza degli affetti più cari, del direttore del carcere Francesco Cocco e dei vertici accademici ha discusso la tesi sulle Comunità Energetiche Rinnovabili preparata con la cattedra di Diritto amministrativo.

LA PROCLAMAZIONE

La proclamazione in dottore triennale in Servizi Giuridici per le Imprese con la votazione di 95 su 110 è stata accompagnata da un caloroso applauso da parte di tutti i presenti, in particolare del sindaco Enzo Salera, dell'assessore Luigi Maccaro, del consigliere Rosario Iemma e del dirigente ai Servizi sociali Pasqualino Matera. La presenza di parte degli amministratori ha una motivazione precisa. Fabio da un anno presta servizio due volte a settimana negli uffici dell'assessorato ai Servizi sociali. «E' un nostro detenuto - sottolinea il direttore Cocco lavorante in art. 21 con un'associazione che collabora con il Comune». Dopo la proclamazione nell'Aula 002 si è tenuta la seconda parte della cerimonia dedicata a Fabio.

La commissione, insieme al rettore Marco Dell'Isola e alla direttrice del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza, Enrica Iannucci, in tempi record, gli ha consegnato la pergamena di laurea. Con la voce rotta dal pianto ringrazia tutte le persone che, a vario titolo e in vari modi, gli hanno permesso di completare il percorso di studi. Si tratta di un primo percorso, perché considerata la determinazione sembra che potrebbe arrivare una seconda corona di alloro, la magistrale. È quanto si augura anche Enrica Iannucci quando, nel consegnargli la pergamena insieme al rettore Dell'Isola, gli dice: «Ti aspettiamo per la Magistrale».

«Il nostro neodottore è stato uno dei primissimi iscritti. Non posso nascondere la mia emozione nel vedere come un uomo che, nonostante la lunga pena detentiva che ancora lo aspetta, si è rimboccato le maniche e, grazie allo studio, sta ricostruendo la sua vita e il suo futuro» ha riferito Sarah Grieco. «Per tutti noi è una giornata di festa» ha commentato il sindaco Salera.
 

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