Fuggì dopo aver investito e ucciso una ragazza di 23 anni, il pubblico ministero impugna la scarcerazione e chiede gli arresti domiciliari. La decisione verrà presa nell'udienza fissata per il 24 gennaio davanti al Riesame di Roma. Davanti ai giudici del tribunale della libertà comparirà L.S., operaio di 44 anni, di Sant'Elia Fiumerapido accusato di omicidio stradale per l'investimento di Diana Maria Zaharie, una ragazza di 23 anni di nazionalità rumena, avvenuto lo scorso 12 settembre. La ragazza si trovava a piedi nudi sulla superstrada Cassino-Sora dopo essere uscita dall'ospedale di Cassino. L'automobilista, dopo l'impatto, era fuggito. Il corpo della romena che si trovava sul ciglio della strada era stato notato da una infermiera del Santa Scolastica che si stava recando in ospedale per prendere servizio.
La vittima, il giorno della tragedia, era in stato confusionale.
A quel punto l'uomo era stato arrestato ma nel corso della convalida gli avvocati Emilio Roncone e Antonio Ceccani avevano sostenuto che il loro assistito aveva agito in quel modo perché preso dal panico. Il giudice lo aveva rimesso in libertà senza disporre alcuna misura restrittiva. Il pubblico ministero Emanuele De Franco ha però impugnato chiedendo al tribunale del riesame che venga applicata all'automobilista la detenzione dei domiciliari. Il 24 gennaio l'udienza.