Opere per i cantieri edilizi, convenzioni disattese: «Tante restano nel cassetto»

Opere per i cantieri edilizi, convenzioni disattese: «Tante restano nel cassetto»
di Gianpaolo Russo
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Domenica 19 Novembre 2023, 08:52

Si chiamano opere di compensazione ma a Frosinone, troppo spesso, ci si imbatte in opere incompiute. Si tratta di tutti quegli interventi di pubblica utilità che il privato, per legge, è tenuto a realizzare in cambio del permesso a costruire: aree verdi, parcheggi, marciapiedi, pubblica illuminazione. Opere che dovrebbero essere realizzati prima dell'avvio del cantiere o al massimo in contemporanea. A Frosinone in diversi casi le opere compensative sono rimaste solo sulla carta.

LA DENUNCIA

Il caso è esploso a seguito dell'interrogazione-denuncia presentata dal consigliere di centrodestra Anselmo Pizzutelli (lista Mastrangeli). «Troppe convenzioni in chiave urbanistica, a Frosinone non sono state rispettate e non vengono ancora oggi fatte eseguire» è l'accusa che ha lanciato l'esponente di maggioranza. Nell'ultimo consiglio comunale il consigliere aveva denunciato il caso Sif, il palazzo, dove tra gli altri, sono ubicati gli importanti uffici dell'Agenzia delle Entrate. Nel luglio del 1996 si firma la convenzione tra la proprietà del palazzo Sif e l'amministrazione comunale. In cambio della concessione urbanistica i privati avrebbero dovuto costruire dei parcheggi ed una strada.
«A distanza di tutti questi anni denuncia Pizzutelli - mancano all'appello circa venticinque posti auto nell'area di sosta adiacente la ferrovia.

Un parcheggio rimasto incompleto dal quale si sarebbe dovuto aggiungere un collegamento viario tra il parcheggio stesso e via Licino Refice passando in maniera parallela ai binari della linea ferroviaria Cassino-Roma».

GLI ALTRI CASI

Ma questo è solo uno dei tanti accordi tra privati ed amministrazione comunale che non è stata rispettata a svantaggio della collettività. È il caso della convenzione stipulata il 25 febbraio del 2019 anche della costruzione ormai in via di ultimazione in piazza Sacro Cuore tra comune e la Gbm Immobiliare (subentrata alla Rossi Costruzioni). Secondo questo accordo l'impresa avrebbe dovuto realizzare prima dell'avvio del cantiere per realizzare l'edificio, la costruzione di una stradina di appena 130 metri ciclo-pedonale che da piazza Pertini univa direttamente viale Michelangelo.
«Ciò oltre a non aver prodotto un'opera prevista all'interno della convenzione spiega il consigliere Pizzutelli ha determinato anche un danno alla viabilità e alle casse comunali che, nell'ambito della realizzazione della pista ciclabile Stazione-stadio Benito Stirpe, ha dovuto far transitare la pista ciclabile sotto il viadotto della Monti Lepini restringendo la carreggiata di via Valle Fioretta, creando disagi alla circolazione ed allungando di molto il percorso della ciclabile che sarebbe stata più corta se fosse stata realizzata dai privati così come prevista. Tra l'altro c'era anche una polizza di 105 mila euro (costo presunto dell'opera) come garanzia che si sarebbe potuta attivare dall'amministrazione entro 30 giorni con una semplice richiesta scritta che però non è stata mai presentata dagli uffici tecnici».

IL PARADOSSO

Ma di opere compensative ancora mai realizzate non rispettate ce ne sono ancora molte sparse in città. Basti pensare al neo comprensorio edilizio sorto tra via Fedele Calvosa e via Selva di Polledrara che avrebbe dovuto realizzare una rotatoria al centro dell'incrocio tra le due strade o ancora il comprensorio edilizio sorto in via San Giuseppe che avrebbe dovuto realizzare un camminamento pedonale ed una riqualificazione delle sponde di un tratto del fiume Cosa. «È arrivato il momento conclude Pizzutelli che il comune faccia rispettare le convenzioni per tutelare gli interessi dei cittadini». Tra i casi di segno opposto paradossale invece quello del parcheggio ex Frasca, alle spalle della stazione ferroviaria, ultimato lo scorso anno, alla vigilia della passata elezione elettorale. A realizzarlo è stata la società Elco, quella costruirà il centro commerciale nell'area dell'ex Permaflex. In questo caso l'opera compensativa è stata realizzata, spesa circa 2 milioni di euro, ancor prima dell'ottenimento delle autorizzazioni.
Gianpaolo Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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