Ater Frosinone, nuovo blitz della Finanza nella sede di piazzale Europa: ascoltati i dipendenti

Le fiamme gialle avrebbero chiesto dettagli sui procedimenti riguardanti la Confservizi, alla quale l'Ente avrebbe affidato incarichi di progettazione

Ater Frosinone, nuovo blitz della Finanza nella sede di piazzale Europa: ascoltati i dipendenti
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 07:49

La guardia di Finanza torna nella sede dell'Ater di Frosinone in piazzale Europa. I militari delle Fiamme gialle avevano fatto visita agli uffici dell'azienda che si occupa dell'edilizia pubblica già alla fine della settimana scorsa per acquisire le carte, ieri mattina invece hanno ascoltato a sommarie informazioni alcuni dipendenti del settore manutenzione e della ragioneria. In azione tre militari che sono arrivati di buon mattino e sono andati via solo nel pomeriggio.

I finanzieri, in particolare, avrebbero chiesto dettagli sui procedimenti riguardanti la Confservizi, l'associazione di enti locali (di fatto un soggetto privato), a cui l'Ater, tra le altre cose, ha affidato gli incarichi di progettazione per la riqualificazione, con i fondi del Pnrr, di fabbricati situati a Ferentino, Pico e Villa Santa Lucia.
La Procura già da mesi si occupa dei rapporti tra Ater e Confservizi. Le indagini sono partite dopo un esposto. Il titolare del fascicolo è il sostituto Samuel Amari. L'inchiesta, delegata dalla Finanza, in questi giorni sembra aver avuto un'accelerazione.
In particolare l'attenzione della Finanza, che nei mesi scorsi aveva già acquisito le carte sulla Confservizi, si è ora focalizzata su alcune provvedimenti firmati dal direttore generale Massimo Serafini. Tre determine per saldare le ultime somme dei compensi spettanti alla Confservizi per la progettazione dei lavori a Ferentino (932.006 euro), Villa Santa Lucia (348.029 euro) e Pico (309.103 euro) per quella di Pico. In tutto poco più di un milione e mezzo di euro.

LO STOP

Le determine sono state firmate il 1 agosto. Esattamente il giorno dopo il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha firmato il provvedimento di commissariamento dell'ente. Una coincidenza che deve aver incuriosito gli investigatori delle Fiamme Gialle. Anche perché il commissariamento, che di fatto congelava l'operatività dell'Ater, era stato motivato dalla presenza a Frosinone di «situazioni che pregiudicano il regolare funzionamento dell'ente».

I LEGAMI

«Situazioni» che rimandano proprio al caso Confservizi a cui l'Ater, oltre che la progettazione di importanti opere con i fondi del Pnrr (circa 3,7 milioni di euro), ha demandato altri compiti non secondari come quello della stazione unica appaltante e l'organizzazione di concorsi per l'assunzione di personale. Il tutto sulla base di un accordo che venne siglato nel 2021 con la motivazione che l'Ater fosse sprovvista di personale per svolgere quegli incarichi. In pratica un affidamento diretto che è stato censurato anche dall'Autorità nazionale dell'Autorità nazionale Anticorruzione (Anac).

L'ANAC

Con un provvedimento che risale ai primi di luglio, l'Anac aveva dichiarato l'accordo tra Ater e Confservizi illegittimo perché non si poteva procedere ad un affidamento diretto (come è stato fatto) ma andava fatta una gara d'evidenza pubblica. L'Anac aveva quindi dato 30 giorni per procedere di conseguenza. Dall'Ater avevano risposto che l'accordo era stato sospeso.
E invece il 1 agosto, il giorno prima del commissariamento, Serafini ha firmato le determine per liquidare circa un milione e mezzo di compensi alla Confservizi. Lo stesso Serafini che è direttore in aspettativa della Confservizi, oltre che amministratore delegato della controllata Confservizi Cispel srl, in pratica braccio operativo della prima. E il presidente di entrambe le società è (o è stato fino a poco tempo fa) l'ex presidente dell'Ater Andrea Iannarilli rimasto alla guida dell'ente pubblico fino all'inizio dell'estate scorsa.
Pierfederico Pernarella
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