Ater Frosinone, blitz della Finanza: sotto la lente i pagamenti fatti il giorno prima del commissariamento

Liquidato alla Confservizi circa un milione e mezzo di euro

Ater Frosinone, blitz della Finanza: sotto la lente i pagamenti fatti il giorno prima del commissariamento
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 10 Ottobre 2023, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 08:22

Era stata avviata un'inchiesta della Procura, l'Anticorruzione aveva dichiarato il procedimento illegittimo ma lo scorso 1 agosto, il giorno prima del commissariamento deciso dalla Regione Lazio, il direttore generale dell'Ater di Frosinone, Massimo Serafini, ha firmato determine per liquidare alla Confservizi, soggetto privato di cui è direttore in aspettativa, un milione e mezzo di euro. Per questa ragione la Guardia di Finanza, che già nei mesi scorsi su delega della Procura si era occupata del caso, è tornata presso gli uffici della sede dell'azienda che gestisce l'edilizia pubblica in provincia di Frosinone. Nella giornata di venerdì i militari delle Fiamme gialle sarebbero rimasti fino alle otto di sera.

Anche se l'incarico da direttore generale per Serafini è ai titoli di coda (indiscrezioni parlano di imminenti dimissioni), l'affare Confservizi si complica.

IL COMMISSARIAMENTO

Ma facciamo un passo indietro, al 2 agosto, quando la Regione Lazio, dopo tanto tergiversare, decide di commissariare l'Ater di Frosinone.

Un trattamento che non viene riservato alle altre Ater del Lazio. Il motivo è spiegato nel provvedimento stesso firmato dal presidente Francesco Rocca, in cui si spiega che il commissariamento è scaturito da "situazioni che pregiudicano il regolare funzionamento dell'ente". Le situazioni d'ostacolo, pur non specificate, si riferivano al caso Confservizi, associazione di enti locali (di fatto un soggetto privato), a cui l'Ater tra le altre cose aveva affidato, in base ad un accordo, gli incarichi di progettazione a progettazione per la riqualificazione con i fondi del Pnrr di fabbricati situati a Ferentino, Pico e Villa Santa Lucia.

I rapporti tra Ater Frosinone e Confservizi hanno incuriosito più di qualcuno. Da Confservizi arrivava il nuovo direttore generale dell'Ater di Frosinone, Massimo Serafini, che nel frattempo, con l'ok del Cda presieduto da Andrea Iannarilli, aveva licenziato i suoi due ex predecessori. Nel frattempo presidente della Confserizi era diventato proprio Iannarilli. Fatto sta che è stato fatto un esposto e la Finanza ha cominciato ad indagare sul caso.

L'ANAC SNOBBATA

Nel frattempo della questione si è anche occupata l'Anticorruzione che, con un provvedimento che risale ai primi di luglio, aveva dichiarato l'accordo tra Ater e Confservizi illegittimo perché non si poteva procedere ad un affidamento diretto (come è stato fatto) ma andava fatta una gara d'evidenza pubblica. L'Anac aveva quindi dato 30 giorni per procedere di conseguenza.

Per tutta risposta il direttore generale dell'Ater, Massimo Serafini (che è direttore generale in aspettativa della Confservizi, nonché amministratore delegato della controllata Confservizi Cispel srl) lo scorso 1 agosto (il giorno prima del commissariamento deciso dalla Regione) ha firmato tre determine per saldare le ultime somme del compenso spettante alla Confservizi in base all'accordo, dichiarato illegittimo da Anac. E quindi alla Confservizi sono andati 932.006 euro per la progettazione di Ferentino, 348.029 euro per quella di Villa Santa Lucia e 309.103 euro per quella di Pico. Poco più di un milione e mezzo di euro.
La Finanza ha acquisito le carte riguardanti questi procedimenti.

Intanto, con la nomina di Antonello Iannarilli a commissario, sembra si arrivata al capolinea l'avventura di Serafini da direttore generale. Nelle prossime ore potrebbero arrivare le sue dimissioni.
 

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