Adecco: le priorità sul lavoro della GenZ, tra differenze di genere e geografiche

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Lunedì 20 Novembre 2023, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 09:00

Il 20% delle assunzioni in Italia riguarda la Gen Z. Una ricerca di Adecco approfondisce le priorità per questa generazione, sempre più presente nel mondo del lavoro

La Gen Z entra nel mercato del lavoro e, in Italia, già il 20% del totale degli assunti appartiene a questa generazione. Per questo motivo Adecco, società di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, approfondisce quali sono i driver principali nella loro scelta del lavoro in una ricerca in partnership con Teleperformance, ideatore del progetto InsiderZ, un osservatorio sulla Gen Z.

Le priorità per la GenZ

  • lo stipendio che raccoglie il 61% delle preferenze. Seguono a pari merito la volontà di fare un lavoro in linea con i propri studi e i propri interessi e il bilanciamento vita-lavoro, entrambi al 32%
  • attenzione verso il dipendente che si ferma al 12%
  • Ancora meno successo l’allineamento fra valori personali e aziendali, l’impegno verso la sostenibilità e l’ambiente, e i benefit aziendali proposti, tutti fermi al 9%
  • Buone performance ottiene invece il tema della flessibilità oraria, che è individuato come componente fondamentale per la scelta del lavoro dal 30% della Gen Z

Nonostante lo stipendio sia il driver principale delle scelte, la Gen Z non rinuncia ai propri interessi e alla crescita professionale: ben sei su dieci sono infatti disposti ad accettare uno stipendio più basso per accettare un ruolo gratificante e in linea con gli studi compiuti. Probabilmente anche per questa ragione ben il 74% dei giovanissimi che già lavorano si dichiarano soddisfatti della propria occupazione e ben il 40% afferma di aver proprio trovato il lavoro della vita.

Più che sul lavoro, infatti, sembra che sia la ricerca dello stesso a creare preoccupazioni alle giovani generazioni: per il 68% questa ricerca viene effettuata con sentimenti negativi, legati principalmente a preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%).

Differenze che intercorrono fra uomini e donne sul posto di lavoro

Per comprendere più nel dettaglio quali sono le leve che le aziende devono mettere in campo per attrarre i talenti della Gen Z, la ricerca di Adecco ha inoltre evidenziato alcune differenze fra le diverse aree geografiche.

  • Differenze di genere: sia per gli uomini che per le donne della Gen Z, lo stipendio è il primo fattore determinante nella scelta del lavoro, indicato al primo posto dal 63% dei primi e dal 60% dalle seconde. Le similitudini, tuttavia, finiscono qui.
  • Contratto e lavoro in linea con gli studi: per il 31% degli uomini si trova la tipologia di contratto, mentre per le donne nel 39% dei casi, la possibilità di fare un lavoro in linea con i propri studi e i propri interessi.
  • Carriera: al terzo posto gli uomini della Gen Z mettono nel 29% dei casi la possibilità di fare carriera, mentre le donne il bilanciamento vita-lavoro, al 35%.
  • Inclusività in azienda: per le donne risulta decisamente più importante che per gli uomini, con un 16% vs 10%
  • Allineamento fra i valori dell’azienda e quelli personali che, invece, risulta più importante per gli uomini, con un 11% vs un 6%.

Differenze geografiche sul posto di lavoro

Lo stipendio risulta al primo posto in tutta Italia nelle scelte del lavoro per la Gen Z, seppur con alcune differenze: 68% delle preferenze nel Nord Ovest, 55% nel Nord Est, 57% nel Centro, 62% al Sud.

Guardando il bilanciamento vita-lavoro, invece, nel Nord Est è un fattore fondamentale per il 34% dei rispondenti alla ricerca, contro il 33% del Nord Ovest, il 28% del Centro e il 31% di Sud e Isole. Sia al Centro che nel Sud e nelle Isole, poi, la Gen Z risulta più attenta verso le tematiche ambientali. L’impegno del datore di lavoro è considerato derimente nel 10% dei casi per entrambe le aree geografiche, che non si discosta molto dal 9% del Nord Est, ma che invece inizia mostrare un gap decisamente più ampio con il Nord Ovest, dove questo aspetto si ferma al 7%.

“L’ingresso sempre più ampio della Gen Z nel mondo del lavoro impone alle aziende riflessioni approfondite per comprenderne desideri e aspettative. Le differenze culturali fra le generazioni devono infatti essere analizzate nel profondo, per riuscire a implementare strategie e piani che possano essere efficaci nell’attrarre talenti. Questa ricerca di Adecco, nata proprio per ascoltare la Gen Z, fornisce a recruiter e aziende gli strumenti per comprendere cosa serve realmente per essere attrattivi verso i più giovani e avviare quindi percorsi di brand awareness e recruitment che rendono il mondo aziendale più coinvolgente e interessante per questa nuova generazione” commenta Virginia Stagni, Chief Marketing Officer di The Adecco Group.

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