Analisi Adecco: crescono i lavori dedicati alla salute e al benessere

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Mercoledì 2 Agosto 2023, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 10:00

L’analisi pubblicata da Adecco sulle professioni più desiderate dagli italiani e le differenze rispetto a quello che sognavano dieci anni fa dimostra come il benessere e la salute siano vettori che influenzano anche le scelte professionali

Una ricerca di Adecco, società di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, mette in luce come sono cambiate le opinioni degli italiani in merito ai lavori più desiderati, rispetto a dieci anni fa.

I risultati dello studio mostrano una progressione molto importante nell’interesse verso professioni Sanitarie e, in generale, quelle legate al benessere psico-fisico. Mutamenti profondi vengono riscontrati nel settore dello Spettacolo e dell’Intrattenimento e nelle professioni umanistiche, mentre si evidenzia una sofferenza particolare legata alle professioni giuridiche e quelle legate alla Sicurezza e alle Forze dell’Ordine in generale.

“Tutte le osservazioni sull’evoluzione del mondo del lavoro e i cambiamenti dei desideri degli italiani non possono prescindere da un’analisi di contesto, che osservi cosa sta succedendo in concreto nel mercato e consideri quali sono le sfide e le problematiche attuali” commenta Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di Adecco Italia. “I dati dei NEET e degli abbandoni scolastici mettono in luce come il lavoro sia percepito sempre di meno, soprattutto dai giovani, come un ascensore sociale a differenza del percepito delle generazioni precedenti. Ridare questa prospettiva e allo stesso tempo stimolo ai lavoratori deve essere uno degli obiettivi principali del Paese. Come Adecco siamo impegnati in tal senso, inserendo i nostri dipendenti in percorsi di upskilling e reskilling e dando incentivi in busta paga a chi è assunto a tempo indeterminato per ogni corso di formazione svolto. Non solo, realizziamo quotidianamente attività di orientamento e project work con le scuole, che porteranno a oltre 500 assunzioni a tempo indeterminato nel 2023”.

Crescono le professioni in ambito sanitario e legate al benessere psico-fisico

A spiccare nella classifica delle professioni che sono sempre più attrattive per gli italiani sono quelle relative all’ambito sanitario e al benessere, complice il ruolo chiave che i professionisti di questi ambiti hanno avuto nel superare i momenti più bui durante la pandemia negli scorsi anni. L’interesse verso la professione del Medico, rispetto a dieci anni fa, cresce infatti del +85% e quella dell’Infermiere del +39%. Registrano un vero e proprio boom anche le professioni legate al benessere psichico e fisico: lo Psicologo cresce del +148%, il Nutrizionista del +349%. Aumento che si allinea perfettamente con l’accresciuta sensibilità registrata negli anni verso tutti gli aspetti della Mental Health, e il ruolo centrale di una dieta bilanciata per una vita sana. In controtendenza l’interesse verso la professione di Personal Trainer, che cala del -5%.

Professioni umanistiche in chiaroscuro

Se alcuni temevano che la progressione della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale avrebbero creato un progressivo allontanamento dalle materie umanistiche, anche i più scettici possono dormire sonni tranquilli. Non solo nel nostro Paese rimane forte l’interesse verso queste figure, ma l’innovazione tecnologica e digitale spinge le imprese a cercare profili con questo tipo di competenze, arricchiti rispetto al passato, tuttavia, di competenze in ambito digitale. Per quanto riguarda lo scenario attuale, infatti, rispetto a dieci anni fa, si registra un significativo aumento di chi vuole intraprendere una carriera sia nel campo della diffusione del sapere che in quello nel racconto di storie. Crescono infatti del +75% gli italiani interessanti a intraprendere la carriera come scrittori, del +78% fra chi vuol fare il Professore e ben del +123% chi vuol diventare Insegnante. Al contrario, crolla del -51% l’interesse verso la professione di Archeologo e si contrae del -9% chi è interessato a diventare Giornalista. Il ridotto appeal è probabilmente legato alla crisi che i due settori stanno attraversando, che sta portando ad un conseguente ridursi delle opportunità professionali in questo campo.

L’evoluzione delle professioni nel mondo dello spettacolo

Quello dello Spettacolo e dell’intrattenimento è uno dei settori che ha subito le maggiori trasformazioni in questi dieci anni.

Il boom dei Social Network da un lato, che ha portato alla creazione di numerose nuove piattaforme, e l’avvento della TV in streaming hanno infatti ridisegnato completamente lo scenario. Da un lato si registra un crollo del -50% di persone interessate a diventare Cantanti e un -13% di chi vuole diventare youtuber. Boom enorme del +505% di chi vuole fare l’Influencer, ma bisogna considerare che nel 2013 la professione era ancora agli albori. Si registrano infine alcune differenze fra uomini e donne: mentre fra gli uomini cresce del +41% chi vuol diventare un Modello e scende del -39% chi vuol fare l’Attore, per le donne è il contrario, con la professione di Modella che scende del -17% e quella di Attrice che cresce del 5%.

Professioni giuridiche

Lo studio della costituzione e della legislazione sembra non esercitare più il fascino di un tempo presso il grando pubblico. Solo la professione del Notaio resiste, con l’interesse nei suoi confronti che sale ben del +116% rispetto a dieci anni fa. In sofferenza le professioni di Giudice, che cala del -20%, e quella di Avvocato, con -28%.

Professioni sportive

Se la professione di Calciatore è, in Italia, un evergreen, verso la quale l’interesse cresce del +27%, non è la professione sportiva più in crescita. Al primo posto troviamo infatti quella del Pilota che, rispetto a 10 anni fa, cresce del +44%. Meno appeal genera invece la professione di Allenatore, che cala del -9%.

Crollo verticale dell’interesse verso le professioni in materia di sicurezza e Forze dell’Ordine

L’interesse degli italiani nell’intraprendere una carriera al servizio dell’ordine pubblico sembra essere particolarmente in crisi rispetto a dieci anni fa. Cala del -21% l’interesse verso una carriera da Poliziotto, del -32% quella di Pompiere, del -42% quella di Carabiniere. Questo scenario indica una problematicità non indifferente per il sistema Paese, che deve necessariamente interrogarsi sulla direzione migliore da intraprendere per rendere più appealing queste professioni, fondamentali per garantire l’ordine e la sicurezza.

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