La ricerca sarà tradotta in inglese, francese, mandarino, portoghese, spagnolo e italiano, e tutte le informazioni raccolte saranno completamente anonime: nessun dato personale sarà trattato o richiesto poiché rileva soltanto i comportamenti. I risultati saranno presentati a settembre 2020.
«Questo incarico ci rende davvero orgogliosi – spiega Giulia Frangione amministratore delegato di Italia non Profit. Attraverso un questionario sarà possibile capire come i cittadini preferiscono essere coinvolti dagli enti, quali sono le cause sociali che attirano maggiore attenzione, e i canali mediante i quali le persone preferiscono effettuare donazioni. La ricerca rileva inoltre le motivazioni che portano un cittadino a non donare, informazione utilissima per gli enti per comprendere come approcciarsi a potenziali nuovi donatori. Per aumentare la diffusione e la partecipazione, abbiamo coinvolto numerose organizzazioni e soggetti che operano nel Terzo Settore riuscendo in una operazione unica: l’essere tutti uniti per diffondere il più possibile la ricerca e avere dati interessanti a disposizione del non profit italiano».
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