A fine 2019, il 55% delle imprese ha completato l'adeguamento al Regolamento generale sulla protezione dati (erano il 24% lo scorso anno), il 45% ha aumentato gli investimenti a questo scopo e il 61% oggi ha in forza all'interno della propria organizzazione un Data Protection Officer. Ora si guarda agli effetti del Cybersecurity Act, che ha definito un sistema di certificazione per la sicurezza informatica a livello europeo e che per il 76% degli Executive porterà più garanzie di sicurezza, uniformità normativa, vantaggi competitivi e calo dei costi.
La spinta normativa e la crescita degli investimenti trainano la domanda di competenze nella sicurezza informatica. Il 71% delle grandi imprese italiane afferma che il team interno ha già le competenze necessarie, il 40% sta cercando nuovi profili. In particolare, il 51% attualmente è alla ricerca di Security Analyst, il 45% di Security Architect e il 31% Security Engineer, figure quindi in cima alle richieste dei recruiter. Appare ancora scarsa, però, la maturità organizzativa delle imprese: nel 40% delle organizzazioni non esiste una specifica funzione Information Security, che rimane all'interno dell'IT, e il responsabile della sicurezza è lo stesso direttore informatico.
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