Tecnologie Made in Italy per difendersi dagli hacker

Eugenio Santagata (Tim): «Dalle società italiane un grande potenziale per garantire una rete sicura»

Tecnologie Made in Italy per difendersi dagli hacker
di Mario Baroni
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Luglio 2023, 19:23

Cresce il rischio informatico e parallelamente cresce il mercato di chi offre servizi per difendersi. Mercato che tuttavia rimane oggi polarizzato tra i grandi gruppi ICT, il cui portafoglio di offerta include anche i servizi cyber, e piccole realtà molto specializzate che faticano ad espandersi. Un settore che presenta, inoltre, un livello di “polverizzazione” molto maggiore rispetto a quello degli altri grandi Paesi europei. Come evidenzia il Centro Studi TIM, il mercato nazionale della cybersecurity cresce al ritmo dell’11-12% per un valore stimato in circa 2,5 miliardi di euro nel 2025, caratterizzato da un’elevata frammentazione.

NUOVA CULTURA

«Oggi serve dotarsi di tecnologie proprietarie certificate e gestite internamente al perimetro nazionale e occorrono quindi esperti e competenze specifiche ma anche una cultura nuova», spiega Eugenio Santagata, Chief Public Affairs and Security Officer di TIM e Amministratore Delegato di Telsy, l’azienda del Gruppo TIM specializzata nella realizzazione di soluzioni dedicate alla sicurezza delle comunicazioni. Telsy opera nell’ambito di TIM Enterprise, la business unit del Gruppo dedicata alle grandi aziende e alle Pubbliche amministrazioni, l’unica in Italia con un’offerta di servizi digitali a 360 gradi: connettività, cloud, internet of things, intelligenza artificiale e cybersecurity.

Eugenio Santagata, Chief Public Affairs and Security Officer di TIM e Amministratore Delegato di Telsy

Proprio per sviluppare nuove soluzioni volte a contrastare il crescente fenomeno legato ai rischi informatici e arricchire il portafoglio dei servizi TIM Enterprise e Telsy, che fanno uso di tecnologie innovative e proprietarie nazionali, è stata realizzata la ”Cybersecurity Made in Italy Challenge”. L’iniziativa rientra tra le attività previste nell’ambito del programma di Open Innovation TIM Growth Platform, il nuovo modello di innovazione basato sulla collaborazione industriale con società ad alto potenziale con l’obiettivo di accelerarne la crescita. La Challenge punta a facilitare l’incontro tra le imprese, soprattutto italiane, che dispongono di soluzioni e competenze ultra-specialistiche, e le esigenze ed i bisogni espressi dalle PMI, con l’obiettivo di far crescere tutta la filiera e accelerare la digitalizzazione e l’innovazione del Paese.

La sfida lanciata dal Gruppo guidato da Pietro Labriola ha coinvolto, nel giro di pochi giorni, oltre 50 aziende, PMI, startup e scaleup italiane e internazionali per individuare soluzioni innovative. «Le aziende premiate testimoniano il potenziale delle imprese italiane nel campo della cybersecurity e sottolineano l’importanza di creare un ecosistema collaborativo per garantire la sicurezza digitale. L’obiettivo è quello di costruire una solida base di cybersecurity italiana che possa competere a livello internazionale», sottolinea Santagata.

UN PREMIO PER TRE

In particolare, sono state premiate tre imprese, alle quali sarà offerta una partnership tecnologica e commerciale con TIM Enterprise e Telsy: Ermes (per la soluzione che, grazie ad avanzati algoritmi di machine learning, consente una navigazione online sicura e protetta), Pikered (che ha ideato un “hacker virtuale” che, grazie all’Intelligenza Artificiale, effettua “attacchi etici”, con l’obiettivo di individuare le falle di una rete informatica) e Sensoworks (che ha proposto una soluzione per il monitoraggio intelligente di intrastrutture strategiche - viadotti, tunnel, reti idriche - che acquisisce e analizza in real-time i dati e consente di intervenire tempestivamente). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA