Sculptor Ristretto, veicolo che fa capo ai fondi Och Ziff, si è impegnato a sottoscrivere l'aumento per 4,2 milioni (e ha già effettuato il pagamento). Se nessun altro aderirà, Bialetti Holding scenderà dal 64,8% al 50,5% con Sculptor al 21,89%, mentre in caso di sottoscrizione totale Bialetti Holding scenderebbe al 45% e Sculptor si troverebbe al 19,57%. Ma Bialetti Holding si è impegnata a cedere la totalità dei diritti di opzione che le spettano (sul 5,43%) e questo farà salire Och Ziff fino a un massimo del 25% del capitale. La manovra finanziaria prevede anche un bond da 35,8 milioni, sottoscritto da Sculptor Ristretto Investments e nuovo debito per 10 milioni per supportare il piano industriale 2018-2023.
«La piena realizzazione della Manovra Finanziaria costituisce condizione necessaria ma non sufficiente« mentre è »necessario che le azioni del Piano Industriale 2018-2023 siano realizzate». Bialetti dovrebbe correre ben più del mercato: le previsioni di settore - riportate dalla stessa società - evidenziano un mercato italiano del caffè in crescita nel 2018-2023 del 2,5%, mentre il Piano si attende una crescita media dei ricavi pari a circa l'11% ma durante l'ultima riunione, il 4 ottobre, il cda ha tagliato le stime sul 2019 e all'orizzonte ci sono sempre le possibili dismissioni mentre l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre è salito a 120,5 milioni.
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