Spread in rialzo, Piazza Affari la peggiore in Europa

Spread in rialzo, Piazza Affari la peggiore in Europa
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Martedì 17 Settembre 2019, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 19:18
Piazza Affari termina in calo dello 0,76% e fa peggio delle altre Borse europee alla vigilia della riunione della Fed dalla quale è atteso un taglio dei tassi americani di un altro quarto di punto. Chiusura in rialzo per lo spread tra il Btp decennale e il Bund tedesco. Il differenziale archivia la seduta a 139 punti base dai 132 di ieri. Il tasso sul decennale del Tesoro si attesta allo 0,91%.

«I mercati avevano già smesso di considerare l'Italia una pecora nera grazie all’insediamento di un governo più responsabile, quindi il ritorno sulla scena politica di Renzi ha risvegliato il "rischio Italia" - commenta Elliot Hentov, head of policy and research di State Street Global Advisors, riferendosi alla scissione dal Pd annunciata dall'ex premier -. Nel breve termine lo scenario per l’Italia è positivo - prosegue l'analista - grazie al massiccio calo dei costi di finanziamento del debito e all'allentamento monetario da parte della Bce. Insieme queste circostanze dovrebbero stimolare maggiormente l'Italia negli ultimi mesi del 2019 rispetto al resto d'Europa, giustificando un minore spread. Qualora l'emergere di Renzi minacciasse di abbattere il governo, tutto questo verrebbe meno. E' l'indicazione segnalata dall'allargamento dello spread, anche se le probabilità di un crollo del governo sembrano comunque contenute», conclude Hentov.

La risalita dello spread zavorra i titoli finanziari con Fineco (-4,14%), Bpm (-3,94%) e Unicredit (-3,34%). Sul fronte opposto si riprende Atlantia (+1,57%) in attesa dell'esito del Cda che ha sul tavolo il passo indietro dell'ad Giovanni Castellucci. Fuori dal listino principale da segnalare la discesa di Mediaset (-1,58% a 2,73 euro) mentre si avvicina il termine per l'esercizio del recesso.

Sul listino milanese la ripresa delle quotazioni del greggio, all'indomani delle tensioni legate al taglio della produzione dell'Arabia Saudita dopo gli attacchi agli impianti del Paese, non aiuta Saipem (-4,59% a 4,46 euro), maglia nera sul listino a seguito del taglio della raccomandazione a 'neutral' da 'outperform' da parte di Exane che ha abbassato il target price a 4,9 euro. Segno meno anche per Eni (-1,13%). 




 
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