Assegno unico, l'Inps: da marzo a settembre erogati 8,9 miliardi di euro

Beneficiari ben 9,3 milioni di figli, l'importo medio è di 233 euro a nucleo

Inps, assegno unico familiare: da marzo a settembre erogati 8,9 miliardi di euro
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Giovedì 10 Novembre 2022, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 11:57

Da marzo a settembre 2022 l'Inps ha erogato 8,9 miliardi di euro alle famiglie italiane con riferimento a 9,3 milioni di figli. I dati fanno riferimento anche al Reddito di Cittadinanza (Rdc), cui erogazioni sono state pari a 8,5 miliardi. Questi sono gli indici aggiornati secondo l'Osservatorio Statistico sull'Assegno Unico Universale (Auu) che contiene al suo interno anche i dati relativi ai nuclei familiari percettori di Rdc.

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Inps: oltre 8,9 miliardi erogati alle famiglie tra assegno unico e Rdc

Secondo l'Osservatorio i dati dicono che: «Per il periodo di osservazione di sette mesi da Marzo a Settembre sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 8,9 miliardi di euro.

La spesa relativa ai nuclei non percettori di Rdc risulta pari a 8,5 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,5 milioni di richiedenti e 8,8 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità. Gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio».

Le statistiche inoltre dicono che: «I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall'assegno unico sono risultati 476mila, con riferimento a circa 804mila figli a carico, di cui poco più di 500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di RdC. Per essi si è proceduto al calcolo dell'integrazione dell'Auu sottraendo, dall'importo teorico dell'assegno spettante, la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare; l'importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a 166 euro per nucleo».

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Assegno unico familiare: i dati da Nord a Sud

Secondo le ultime stime i nuclei non percettori di RdC, circa il 46% degli assegni pagati per figlio si riferisce a «beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro». Mentre circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee «per essi, con riferimento al mese di settembre, l'importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro».

L'importo base dell'assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 euro per Isee fino a 15mila euro.

«Sempre nel mese di settembre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di Isee più elevato, mentre al Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili mediamente più alti in relazione a livelli di Isee mediamente più bassi in queste aree: il valore minimo dell'importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 euro ed il valore massimo, pari a 167 euro per ciascun figlio, si registra in Calabria», conclude l'Osservatorio Statistico sull'Assegno Unico Universale.

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