Un cucciolo di balena appena nato e già morto. La stagione delle nascite delle balene nere dell'Atlantico settentrionale è iniziata nel peggiore dei modi. A rendere nota la drammatica notizia un team di ricercatori statunitensi che studia i grandi cetacei nelle acque dell'Atlantico. Stando alle prime informazioni diffuse sulla vicenda dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) l'agenzia americana che si occupa dello studio degli oceani, il cucciolo di appena pochi giorni, è stato rinvenuto morto sulle sponde di un isola non distante dalle coste del Noth Carolina.
Così, mentre le cause che hanno determinato la morte del neonato sono ancora al vaglio degli studiosi, la NOAA, commentando il rinvenimento non ha usato mezzi termini parlando di «inizio devastante per la stagione delle nascite».
Questa notizia, infatti, va ad aggiungersi alle gravissime perdite subite da questi cetacei negli ultimi anni che hanno significato la scomparsa di centinaia di esemplari. Tanto che, ad oggi, non vi sarebbero rimaste che poco più di 90 femmine riproduttrici. Un numero così basso da far temere per la sopravvivenza stessa di questa balena che potrebbe arrivare all'estinzione nel giro di qualche decennio. La balena nera, meglio nota come balena franca nordatlantica, deve il suo caratteristico nome alla colorazione scura che la contraddistingue. Lunga oltre 14 metri e con un peso che può superare le sessanta tonnellate, predilige le fredde acque dell'Atlantico settentrionale. La gestazione, dura 12 mesi.
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