Lecce, rapita Grisonda, l'asinella-modella: «Aiutateci, abbiamo paura che finisca in un macello»

Rapita Grisonda, l'asinella-modella: «Aiutateci, abbiamo paura che finisca in un macello»
di Leda Cesari
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Venerdì 27 Novembre 2020, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 17:49

«Aiutateci a far tornare a casa Grisonda». È ormai divenuto virale anche su Facebook l’appello per ritrovate l’asinella diciassettenne sparita a Frigole, in contrada Lamia, in provincia di Lecce rapita martedì sera da un paio di individui che hanno atteso che i proprietari andassero via – vivono infatti in un’altra zona della città – per penetrare nel terreno recintato e rapire l’animale, portandolo probabilmente via con un furgone. Tutto questo, però, sotto l’occhio vigile delle telecamere che sorvegliano la proprietà: il volto dei ladri è ora all’esame dei carabinieri di Lecce, presso cui è stata sporta denuncia per il fatto.

«Sono entrati a colpo sicuro e si sono portati via l’asinella che mio marito, che fa parte del battaglione San Marco, mi aveva regalato dopo la sua seconda missione in Afghanistan: eravamo andati fino a Brindisi a prendere», si duole Giovanna Fina, la “mamma” di Grisonda. «Tra l’altro quando l’abbiamo presa con noi era traumatizzata, e forse abbiamo sbagliato poi ad addomesticarla troppo perché non ha opposto resistenza ai malviventi, anche se poi abbiamo trovato tracce del suo pelo e dei suoi zoccoli».

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La paura è che l’asinella possa finire nel giro dei macelli clandestini, anche se per fortuna è regolarmente microchippata e dotata di passaporto, e questo potrebbe essere un deterrente alla sua uccisione. «Probabilmente un furto su commissione: dai filmati è chiaro che stavano cercando proprio lei.

Oppure può darsi che sia stata rubata per motivi di riproduzione».

Grisonda è l’asinella con cui Giovanna Fina ha vinto nel 2014, con suo padre, il primo premio di un concorso fotografico indetto da Caffè Quarta. «Siamo disperati: questa gente non tiene conto dell’affetto nei confronti di queste creature, che per noi sono veri e propri familiari».

E intanto i furti di cavalli, pony e altri equini si moltiplicano, anche se secondo alcune statistiche sono in generale i rapimenti di animali d’affezione ad essere in grande aumento. Casi quasi sempre collegati a richieste di riscatto: forse per questo motivo, come raccomandano alcuni veterinari, conviene sempre denunciare il possesso dei propri pets, cani, gatti o altri animali che siano. 

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