Usura, costretto a rubare al fratello per pagare gli interessi: denunciato insieme agli strozzini

Usura, costretto a rubare al fratello per pagare gli interessi: denunciato insieme agli strozzini
di Antonino Dolce
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Giovedì 9 Novembre 2023, 07:29

Aveva chiesto un prestito di 35mila euro ed è arrivato a doverne restituire 360mila per evitare che le minacce degli strozzini contro di lui e contro la sua famiglia si concretizzassero. Gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Chieti hanno messo fine a questo incubo grazie alle indagini che hanno portato alla denuncia di tre persone per usura ed estorsione e una per appropriazione indebita e truffa (quest’ultima è la persona vessata degli strozzini).

L’attività delle fiamme gialle è partita dopo la denuncia della vittima. Il lavoro del nucleo di polizia economico-finanziaria di Chieti, su delega della Procura di Vasto, ha consentito di raccogliere elementi che hanno portato a ipotizzare come, negli ultimi due anni, i tre indagati avessero riscosso oltre 360mila euro (con interessi usurari che oscillavano tra l’800% e il 1400%) a fronte di un prestito di 35mila euro elargito a un sub-agente di una compagnia assicurativa. Per risalire agli autori del sistema usuraio, i finanzieri si sono avvalsi delle testimonianze di persone informate sui fatti, accertamenti bancari, analisi di registrazioni telefoniche e messaggistica varia esibita dalla parte lesa.

Il magistrato ha così chiesto il rinvio a giudizio degli indagati. Anche la persona presa di mira dagli usurai dovrà rispondere di appropriazione indebita e truffa.

Decisiva secondo le fiamme gialle è la denuncia per evitare, come purtroppo accaduto in questo caso, di ritrovarsi tra i denunciati. Durante le indagini è emerso infatti che, per far fronte al pagamento degli interessi usurari alle scadenze pattuite e per non subire il sistematico ricorso a minacce di violenza e morte nonché intimidazioni di rapimento dei suoi affetti più cari, la vittima si è appropriata indebitamente di circa 148mila euro. La somma sarebbe stata sottratta approfittando del suo incarico di sub-agente di un’agenzia assicurativa intestata al fratello, diventando così responsabile dei reati di appropriazione indebita e truffa.

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