Schianto in moto contro un camion della spazzatura: è morto il 19enne Marco Di Giovanni

Dichiarato il decesso del ragazzo vittima dell’incidente dell’altra notte sulla Riviera. In corso l'analisi per la compatibilità degli organi per un’eventuale donazione. Tre anni fa era scomparso il fratello maggiore Lorenzo

Schianto in moto contro un camion della spazzatura: è morto il 19enne Marco Di Giovanni
di Patrizia Pennella
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Venerdì 30 Giugno 2023, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 08:57

Amava il mare, il suo Pescara e quella vita che in un attimo gli è scappata dalle mani. Non ha mai riaperto gli occhi Marco Di Giovanni, dopo il terribile incidente che, l’altra notte, lo ha fatto finire in rianimazione, in condizioni disperate. A mezzogiorno di ieri, dopo un consulto decisivo, i medici hanno avviato l’osservazione per l’accertamento di morte cerebrale che, nel pomeriggio, si è conclusa con il distacco dalle macchine. A diciannove anni Marco lascia una famiglia a cui era legatissimo. Il papà è Lucio Di Giovanni, un armatore importante e conosciuto della marineria pescarese, gentile e sensibile. Appena tre anni fa aveva perso un altro figlio, Lorenzo, il fratello maggiore di Marco: un lutto che ha segnato la vita della famiglia, sempre molto unita. Con Lucio e la moglie, Francesca Ferrari, resta ora la terza figlia, Marta. Al termine del periodo di osservazione i medici hanno effettuato gli esami necessari a valutare l’idoneità di organi e tessuti per la donazione: poi l’incontro con i familiari per avere, in assenza di una esplicita dichiarazione del ragazzo, un assenso all’espianto. Intanto nella serata di ieri si era ancora in attesa della decisione del magistrato, il sostituto procuratore Luca Sciarretta, su un eventuale esame medico legale per accertare le cause della morte. L’autopsia inciderebbe poi sui tempi e le possibilità di un eventuale espianto.
Marco aiutava il papà nel lavoro, aiutandolo nella gestione della flotta di famiglia: la sua altra passione era il Pescara calcio che seguiva con interesse. Nella sua bacheca Facebook, tra le poche foto, c’è un logo della curva nord. E poi le immagini dei pescherecci di famiglia, qualche scatto in barca. La marineria pescarese si è stretta con affetto intorno alla famiglia provata da un secondo, terribile dolore.


GLI AMICI
Molti degli amici erano increduli di fronte a un destino tanto feroce: tutti ricordano Marco come un ragazzo sensibile, educato, ancora più vicino ai genitori dopo la perdita del fratello più grande per il quale aveva un grande affetto. Già nel pomeriggio, quando si è sparsa la notizia della condizione ormai irreversibile del ragazzo, sono state tante le persone che, affettuosamente, si sono strette intorno ai genitori, non solo i parenti, ma anche i tanti amici e i colleghi di lavoro del padre. Intanto ora saranno gli agenti della polizia stradale a dover ricostruire, sulla base dei rilievi effettuati immediatamente dopo l’incidente, una ricostruzione della vicenda. Lo scontro si è verificato in centro, sulla riviera, all’intersezione con via Leopoldo Muzii. Sulla moto con Marco c’era anche un’amica, una ragazza di quindici anni. Da via Muzii si è immesso sulla strada principale un camion di Ambiente, che stava effettuando il giro notturno per la raccolta dei rifiuti.

Per ragioni che sono ancora in fase di accertamento i due mezzi hanno impattato violentemente. I due ragazzi sono caduti a terra: Marco ha riportato traumi importanti e i soccorritori, appena giunti sul posto, si sono resi conto che le sue condizioni di salute erano molto gravi. Diversa la situazione della ragazza, che ha riportato soltanto una frattura.

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