Rissa, denunciati quattro parenti: un ferito. Il giallo di un colpo di pistola

Rissa, denunciati quattro parenti: un ferito. Il giallo di un colpo di pistola
di Tito Di Persio
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Martedì 2 Gennaio 2024, 07:45

Denunciati per rissa e lesioni nel Teramano quattro albanesi, tutti imparentati tra loro, per aver picchiato, prima in un bar di Sant’Egidio e successivamente ad Ancarano, un loro connazionale che ha riportato otto giorni di prognosi. Rimane in sospeso il mistero di un colpo di pistola sparato, forse in aria come atto intimidatorio, che diverse persone avrebbero udito, ma dell’arma al momento nessuna traccia.

La colluttazione è scoppiata la vigilia di San Silvestro in un bar a Sant’Egidio, luogo d’incontro per albanesi sia post-lavoro che durante le festività. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, i quattro parenti si trovavano già nel locale a consumare quando l’uomo picchiato avrebbe accidentalmente urtato l’auto di uno di loro. Da ciò sarebbe nata una violenta discussione, e uno dei quattro avrebbe iniziato l’aggressione, costringendo poi il gruppo a spostarsi in un altro bar ad Ancarano, a qualche chilometro di distanza. L’uomo picchiato, però, non si è arreso e ha deciso di seguirli. Una volta raggiunto il secondo locale, ha invitato i quattro a confrontarsi all’esterno. Alcuni presenti hanno riferito ai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata e della compagnia di Alba Adriatica di aver sentito un colpo di pistola.

Tuttavia, sia i quattro parenti che la vittima hanno negato di aver sparato. Fuori dal bar, i quattro, approfittando della superiorità numerica, hanno brutalmente aggredito l’uomo, lasciandolo ferito a terra.

La proprietaria del locale, intervenuta tempestivamente, ha chiamato i soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza da Alba Adriatica che ha trasportato l’uomo all’ospedale di Ascoli Piceno, dove è stato ricoverato per otto giorni a causa delle lesioni subite. I carabinieri sono intervenuti sul posto e, dopo un’indagine approfondita, il procuratore di turno ha denunciato i quattro albanesi (due incensurati e gli altri con qualche piccola denuncia, quindi lavoratori non note alle forze di polizia) per rissa e lesioni. Riguardo al presunto colpo di pistola, le indagini continuano: i carabinieri, pur effettuando perquisizioni domiciliari e personali, non hanno trovato l’arma. Non escludono, tuttavia, che possa trattarsi di uno scacciacani usato come atto intimidatorio da parte di uno dei coinvolti o di qualcuno nelle vicinanze che aveva solo l’intenzione di bloccare la scazzottata. 

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