Giada, 22 anni, in coma vigile dopo un malore, festeggia il compleanno nel Centro risvegli. Ora suona il tamburello

Giada, 22 anni, in coma vigile dopo un malore, festeggia il compleanno nel Centro risvegli. Ora suona il tamburello
di Mila Cantagallo
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 07:31

 Giada ha festeggiato il suo 22esimo compleanno nel reparto Risvegli dell’ospedale di Popoli (Pescara). Con lei la mamma Loretta, il papà Danilo, il fratello Simone, medici ed infermieri della Riabilitazione e Medicina fisica. Giada è una ragazza innamorata della vita, dinamica, che adora andare a cavallo, ballare, suonare l’organetto, una vitalità che pone in secondo piano il suo essere diversamente abile.

Lo scorso agosto un’emorragia cerebrale ha tentato di spegnere il sorriso di Giada, ricoverata per due mesi tra la sala di rianimazione e la stroke Unit: «I medici ci avevano detto che nostra figlia sarebbe sopravvissuta al massimo due giorni - racconta la madre Loretta- ma noi non ci abbiamo creduto perché sappiamo quanto lei sia forte. Abbiamo pregato tanto e Giada è tornata con noi, in coma vigile ma ci riconosce, comprende tutto, risponde con la testa e le sue mani hanno ricominciato a suonare l’inseparabile amato tamburello».

Nell’ospedale di Popoli e nell’associazione “Il Risveglio di Emanuela” che assiste i pazienti colpiti da cerebro-lesioni, i coniugi Melchiorre hanno trovato professionalità, supporto fisico e psicologico: «Praticamente una famiglia - dice Danilo Melchiorre - un’eccellenza che abbiamo la fortuna di avere in Abruzzo, altrimenti non posso immaginare cosa sarebbe la nostra vita se dovessimo trasferirci in un’altra regione per vegliare su Giada».

Il primario Carlo D’Aurizio ha partecipato alla festicciola per la giovane paziente: «È stato un piacere poter fare gli auguri a Giada, finalmente con tutti i suoi cari dopo le restrizioni del Covid.

Nel nostro reparto non esiste il distacco professionale, c’è un forte contatto umano che crea un clima di familiarità». La presidente dell’associazione il Risveglio di Emanuela, Anna Verna, continua a lavorare affinché a Popoli ci sia sempre più spazio per malati sospesi nel tempo che aspettano di riaprire gli occhi: «Presto sarà inaugurata una nuova ala con 12 posti letto, abbiamo inoltre presentato un progetto per l’apertura, a Popoli, di 3 alloggi per ospitare gratuitamente i congiunti dei degenti. Il sindaco ci ha promesso gli spazi ma, come sempre, continueremo ad avere il sostegno delle istituzioni, dalla Asl, ai Comuni, alla Regione. Nella grande efficienza e qualità di questo reparto sento rinascere mia figlia Manuela, che nei 4 anni di coma abbiamo assistito in strutture e all’estero, con enormi sacrifici fisici ed economici». Infine il toccante augurio dei genitori a Giada: «Desideriamo che torni presto da noi, alle sue attività quotidiane nell’associazione La Casa di Cristina, all’amato casolare in campagna dove troverà la sorpresa del cagnolino che lei tanto desidera».

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