Addio a Carlo Mastrangelo, ex dirigente del Comune di Montesilvano

Aveva 87 anni. Aveva occupato il ruolo di ragioniere capo per poi divenire responsabile del settore affari finanziari

Addio a Carlo Mastrangelo, ex dirigente del Comune di Montesilvano
di Bruno D'Alfonso
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 10:10

È morto Carlo Mastrangelo, 87 anni, ex dirigente comunale di Montesilvano, in provincia di Pescara. Lascia la moglie Melinda e i figli Aldo, Fabio e Lara. Considerata una vera e propria colonna del Municipio, aveva occupato il ruolo di ragioniere capo per poi divenire responsabile del settore affari finanziari. A parlare di lui l’ex sindaco di Montesilvano Renzo Gallerati, che ne ricorda le alte capacità umane e professionali: «È stato dirigente impeccabile del nostro Comune - spiega Gallerati -, perdiamo un signore della Montesilvano irripetibile. Colto, arguto, ben radicato nel vissuto sociale autoctono, limpido, discreto e didatticamente esemplare verso chi ha avuto il privilegio di lavorare insieme a lui. Bilanci comunali sempre perfetti e mai osservati dai superiori organi di controllo. Nella vita privata un attento osservatore delle dinamiche sociali della sua comunità. Da giovane assessore alle finanze, bilancio e programmazione economica ho potuto solo apprendere, con un’esperienza altamente formativa».


Il suo papà, Ugo, è stato capostazione a Montesilvano nello scalo Fea Pescara -  Penne, fabbricato attualmente in restauro, in via Francesco Paolo Michetti.

A nome del fratello Aldo, che perse la vita giovanissimo in un incidente in spiaggia e che segnerà per sempre la sua vita, la Montesilvano sportiva ha intitolato un torneo che vede la partecipazione annuale delle squadre dei quartieri come La Colonnetta, Villa Carmine, Montesilvano Colle, Villa Verrocchio, Villa Verlengia e Villa Canonica. Anche l’assessore allo sport, Alessandro Pompei, ricorda Mastrangelo: «Ci stringiamo alla famiglia di una persona che ricordiamo con grande stima per le sue doti indimenticate nelle mansioni di dirigente comunale. Il torneo di calcio intitolato al fratello Aldo, che personalmente ho trasformato poi in versione beach, lo considero uno di quei tanti simboli della montesilvanesità che ritengo giusto coltivare e preservare».

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