L’Aquila, Convitto a rischio chiusura nell’indifferenza

L’Aquila, Convitto a rischio chiusura nell’indifferenza
di Daniela Rosone
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Sabato 22 Giugno 2019, 10:36
L’AQUILA - Il Convitto dell’Aquila rischia seriamente di chiudere i battenti dal prossimo anno scolastico perché l’Ufficio Scolastico Regionale ha già inviato una comunicazione alla scuola in cui si invita il personale educativo a chiedere il trasferimento. La deputata Stefania Pezzopane interroga il Ministro mentre il sindaco Biondi è in contatto con la direttrice regionale dell’Usr Tozza. La dirigente scolastica pro tempore del Convitto Cotugno Serenella Ottaviano da tempo e nell’indifferenza generale porta avanti questa battaglia e afferma con grande rammarico che lei dallo scorso agosto ha fatto davvero di tutto di più, chiedendo anche un appuntamento al sindaco Biondi che ancora non riesce ad ottenere. La Ottaviano ha lanciato l’allarme da un pó anche perché, rileva, la scuola a partire dalla direttrice regionale è impegnata concretamente per cercare di non far chiudere il Convitto. I convittori e i semi convittori sono sempre di meno. Prima le squadre sportive dell’Aquila Calcio e dell’Aquila Rugby erano un serbatoio. Le condizioni delle due realtà cittadine odierne hanno influito molto sull’attuale situazione. Oggi al Convitto restano circa 18 persone, prima del sisma se ne contavano più del doppio. Anche la localizzazione influenza. Il Convitto è in un musp in Via Ficara. Sotto accusa il ritardo nella ricostruzione dell’edificio in pieno centro che ha visto passare generazioni e generazioni di studenti. Avere un numero così basso di iscritti comporta una riorganizzazione del personale, considerato evidentemente troppo sproporzionato rispetto all’utenza. La preside, nelle sue tante richieste e comunicazioni, ha ricordato che il Convitto è sempre stato parte integrante di un polo sociale, educativo e culturale da quando nel 1817 si chiamava Reale Collegio e fu trasferito da Sulmona all’Aquila. La Ottaviano da tempo chiede di poter tornare in centro. La deputata dem Pezzopane intanto interroga il Ministro e chiede a Comune, Regione e Provincia di opporsi alla chiusura. La Pezzopane afferma che solo la dirigente aveva più volte sollevato il problema mentre sta prevalendo una politica che insegue l’effimero e tralascia duecento anni di storia del territorio. La Pezzopane insiste sulla necessità di trovare un’alternativa attrattiva e su una eventuale apposita deroga. Anche Tommaso Cotellessa, rappresentante degli studenti, chiede agli aquilani sostegno e critica l’indifferenza di molti. 
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